Il 18 dicembre 2023 il Consiglio dell’UE ha adottato ufficialmente il dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, a fronte del perdurare della guerra d’aggressione in Ucraina.
L’obbiettivo di queste nuove misure è quello di infliggere un ulteriore colpo alla capacità di Putin di condurre la guerra, colpendo settori di alto valore nel contesto dell’economia russa e rendendo più difficile eludere le sanzioni precedentemente imposte dall’UE.
Nel dettaglio, il pacchetto concordato comprende le seguenti misure:
Divieto di importazione, acquisto o trasferimento diretto o indiretto di diamanti dalla Russia;
Clausola “No Russia” per gli esportatori dell’UE al fine di vietare contrattualmente la riesportazione e la riesportazione per uso in Russia di beni e tecnologie particolarmente sensibili;
Controlli e restrizioni per import/export;
Misure di esecuzione e antielusione (estensione del divieto di transito a tutti i beni per il campo di battaglia; divieto per i cittadini russi di possedere, controllare o ricoprire cariche negli organi direttivi; estensione del divieto esistente sulla fornitura di servizi alla fornitura di software per la gestione delle imprese e di software per la progettazione e la produzione industriali; obblighi di notifica per il trasferimento di fondi al di fuori dell’UE da parte di qualsiasi entità stabilita nell’UE che sia posseduta o controllata da un’entità stabilita in Russia);
Applicazione del tetto al prezzo del petrolio;
Inclusione della Svizzera all’elenco dei Paesi partner che applicano una serie di misure restrittive sulle importazioni di ferro e acciaio dalla Russia.
I testi giuridici sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e sono disponibili al LINK.
Questo articolo Adottato il dodicesimo pacchetto di sanzioni alla Russia è stato pubblicato su CNA.
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