Allarme CNA Federmoda: “A rischio le filiere e il Made in Italy”

Gen 23, 2023News Nazionali0 commenti

Si è tenuta questa mattina presso il Salone degli Arazzi di palazzo Piacentini la prima riunione del Tavolo Moda del nuovo Esecutivo.

Alla riunione presieduta dal ministro Adolfo Urso hanno partecipato per CNA Federmoda il presidente nazionale, Marco Landi, e il responsabile nazionale, Antonio Franceschini.

Il ministro Urso ha focalizzato il suo intervento sui collegati alla manovra economica quali quello dedicato alla riforma degli incentivi e quello dedicato al Made in Italy e, con l’obiettivo di valorizzare l’intera filiera, ha chiesto ai partecipanti contributi in merito.

In un altro passaggio del suo intervento il ministro ha citato l’intenzione del Governo di istituire il Liceo del Made in Italy e di rilanciare gli ITS nell’ottica della valorizzazione delle figure professionali del Made in Italy rivalutando anche il lavoro manuale.

Lotta alla contraffazione e sostegno all’innovazione sono altri argomenti citati da Urso.

I vertici dell’Unione settoriale di CNA hanno evidenziato al ministro Urso come sia necessario porre al centro delle politiche industriali del Paese il tema della manifattura, questione spesso non opportunamente focalizzata nelle elaborazioni programmatiche per il rilancio dell’Italia.

Inoltre è stato ribadito come le filiere della moda debbano essere esplicitamente dichiarate strategiche, questo per tutto quello che implicano e che generano attraverso un indotto che va oltre il settore, diffondendo ricchezza. La moda gioca un ruolo di marketing diffuso, trasmettendo nel mondo un sentiment portatore di attenzione verso l’Italia e i suoi territori.

“Dobbiamo immaginare a supporto del settore interventi che abbiano organicità sistemica, organicità che storicamente manca vedendo sviluppare, quando questo avviene, azioni parziali, dedicate a singole problematicità, che mancano di efficacia complessiva. Auspichiamo che si crei l’occasione per impostare politiche organiche per progettare e sostenere il futuro del sistema moda italiano nei prossimi decenni. È necessario mettere in essere un programma di interventi con ricaduta sistemica e non usare le risorse disponibili come argent de poche per intervenire nella soddisfazione di pressioni particolari. È necessario matematizzare il programma definendo un calendario, indicatori di risultato, previsioni d’impatto, possibili ricadute” è uno dei passaggi del documento di analisi e proposte consegnato poi al ministero delle Imprese e del Made in Italy da parte di CNA Federmoda. Un documento articolato che pone al centro politiche per i distretti, per la formazione, approfondisce le tematiche della sostenibilità e dell’economia circolare, con proposte dedicate al sostegno agli investimenti e all’accesso al credito.

Alla riunione, oltre al ministro Urso, per il Mimit hanno partecipato anche il viceministro, Valentino Valentini e i sottosegretari, Fausta Bergamotto e Massimo Bitonci, con il capogabinetto, Federico Eichberg e il vice capogabinetto, Elena Lorenzini. Presenti inoltre il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica con Vannia Gava, viceministro e il sottosegretario del ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni.

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