Per la predisposizione dell’elenco di zone commerciali all’interno dei centri storici, oltre alle organizzazioni del commercio e dei consumatori, siano sentite anche rappresentanze d’impresa del territorio, a partire dall’artigianato, per favorire un migliore bilanciamento degli interessi e uno sviluppo armonico del tessuto produttivo. È quanto ha indicato CNA nell’audizione davanti alla Commissione attività produttive della Camera sul progetto di legge “Istituzione e disciplina delle zone del commercio nei centri storici”.
In aggiunta ai criteri atti al rilascio delle autorizzazioni (nei casi di insediamento, apertura, ampliamento di superficie, mutamento di settore merceologico, trasferimento di sede, subingresso) per rafforzare l’impianto della proposta di legge, CNA ha chiesto che sia opportuno prevedere che le zone commerciali e i relativi criteri siano contenuti all’interno dei piani commerciali dei Comuni, quali atti di indirizzo strategico per conseguire gli obiettivi di qualificazione e sviluppo dei centri storici. Tutto ciò per consentire, attraverso una maggiore rispondenza alle specificità delle realtà comunali, lo sviluppo e la valorizzazione di attività commerciali – in primis esercizi di vicinato -di particolare valore storico, culturale e artistico, quali testimonianze delle identità commerciali delle aree di antica formazione.
Il provvedimento mira a istituire e disciplinare le zone del commercio nei centri storici e intende valorizzare la qualità e le tradizioni degli esercizi commerciali, salvaguardare le realtà locali dal degrado e, al contempo, promuovere un commercio di qualità nei centri storici.
Allo stesso tempo, cercando di trovare un equilibrio tra la liberalizzazione del mercato e la necessità di tutelare interessi pubblici, come la conservazione del patrimonio culturale e la lotta al degrado, il provvedimento intende valorizzare le attività commerciali tradizionali, garantendo la loro sopravvivenza e contribuendo al mantenimento del tessuto sociale e culturale locale dei centri storici.
A tal fine, è prevista l’istituzione di zone all’interno dei centri storici soggette al rilascio di apposita autorizzazione, attraverso cui valorizzare la qualità degli esercizi commerciali, nonché tutelare i caratteri tradizionali e la continuità culturale dei luoghi.
La proposta muove dal rilievo secondo cui i centri storici di molte città italiane vedono minacciate le loro caratteristiche tradizionali, a causa del degrado e della trascuratezza in cui versano anche a seguito dei processi di liberalizzazione che hanno contribuito ad alterare equilibri economico-sociali, abbassando la qualità dei servizi commerciali con conseguenti ripercussioni negative sull’ambiente urbano.
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