Autoproduzione, il ruolo della Confederazione

Lug 30, 2024News Nazionali0 commenti

“Per le nostre imprese due sono i temi dirimenti: la mancanza di personale è il tema più sentito e che più preoccupa e poi quello dei costi energetici.  CNA è stata la prima organizzazione a lanciare l’allarme sull’impennata delle bollette a inizio 2022 e poco dopo abbiamo presentato la nostra proposta per favorire l’autoproduzione da fonti rinnovabili. E siamo stati tra i pochi a sostenere l’attuale governo nelle modifiche al Pnrr. Grazie a quelle modifiche è nato il RepowerEU e il capitolo fondamentale dedicato all’autoproduzione e all’efficienza energetica con 6,3 miliardi di euro che attiveranno investimenti da parte delle imprese di quasi 20 miliardi”. Così il nostro presidente nazionale, Dario Costantini, aprendo il momento di approfondimento odierno, tenuto all’auditorium nazionale su ‘Transizione 5.0 – CNA si prepara ad accompagnare le imprese’ centrato sulle agevolazioni alla autoproduzione energetica per le quali tanto si è battuta la nostra Confederazione.

“Oggi la nostra proposta diventa finalmente realtà – ha aggiunto Costantini – con l’imminente arrivo dei provvedimenti mancanti. È stato perso del tempo che ora va recuperato per consentire alle nostre imprese di realizzare investimenti con l’obiettivo di rafforzare la competitività. Come CNA vigileremo con attenzione sull’attuazione della misura e confido che possa essere messa a terra senza provocare tensioni, ricordando l’esperienza del Superbonus. Una misura che dovrà evitare barriere e ostacoli alle micro e piccole imprese che sono le più penalizzate in quanto pagano l’energia molto di più dei concorrenti europei e oltre il doppio rispetto alle imprese energivore. Per questo da tempo chiediamo di rivedere i criteri, passando – ha concluso – da impresa con alti consumi energetici a impresa ad alta spesa energetica”.

A seguire è intervenuta Ilaria Porroni, del ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha illustrato le principali novità in vista della pubblicazione del Dm attuativo. È stata poi la volta di Enrico Cingottini e Dario Valenzano, del Gse (Gestore servizi energetici).

Barbara Gatto, responsabile del dipartimento Politiche ambientali nazionali, oltre a illustrare un tema dalle tante sfaccettature, chiarendone i punti meno chiari, e a spiegare alla sala gremita e alle numerose CNA collegate da remoto le potenzialità della transizione, ha ceduto la parola ai colleghi Elisa Cinfrignini (CNA Umbria) e Stefano Ricciardi (CNA Reggio Emilia). Cinfrignini e Ricciardi hanno presentato le loro ‘buone pratiche’, azioni di supporto alle imprese messe a sistema, a disposizione di tutto l’universo CNA.

Le conclusioni sono state affidate alla nostra vicepresidente nazionale Elena Calabria. “Oggi è un grande giorno – ha esordito – la partenza di un progetto al quale abbiamo lavorato duramente e a lungo, nel quale abbiamo creduto, e con ragione”.

“Siamo consapevoli che questo provvedimento sia strategico per le nostre imprese – ha proseguito – e altrettanto consapevoli che sia un provvedimento complesso. Ma sappiamo che, quanto più saremo in grado come sistema di sostenere le nostre imprese nel tentativo di accedere a tali benefici, tanto più rafforzeremo la competitività delle nostre imprese e dell’intero sistema Paese”.

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