L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 8/E del 19 giugno 2025, ha fornito chiarimenti sul nuovo assetto dei bonus fiscali in edilizia, ridefiniti dalla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024). La circolare interviene anche su un tema sollevato da CNA nella lettera inviata il 14 aprile 2025: la detraibilità delle spese per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Secondo quanto chiarito dall’Agenzia, dal 1° gennaio 2025 non sarà più possibile usufruire delle detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus (art. 14) e dal Bonus Ristrutturazioni (art. 16) per questi interventi, in conformità con la Direttiva UE 2024/1275 che vieta l’erogazione di incentivi per caldaie alimentate da combustibili fossili a partire da tale data.
Ma la novità più rilevante riguarda il Superbonus: la circolare stabilisce infatti che, per coerenza normativa, anche questo incentivo non sarà più applicabile alle spese sostenute nel 2025 per interventi di sostituzione con caldaie fossili, salvo alcune eccezioni.
Infatti, resta valida la detraibilità per quegli interventi già avviati prima del 1° gennaio 2025, ovvero nei casi in cui sia stata presentata la CILA o l’istanza per il rilascio del titolo abilitativo (in caso di demolizione e ricostruzione). In questi casi, anche se i lavori proseguono nel 2025, l’intervento resta ammissibile se consente il salto di almeno due classi energetiche (o il raggiungimento della più alta possibile) e può continuare a essere considerato “trainante” ai fini del Superbonus.
Questo articolo Bonus fiscali lavori edili: stop alla detraibilità per le caldaie a combustibili fossili dal 1° gennaio 2025 è stato pubblicato su CNA.
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