CNA Fita a Bruxelles: l’Ue sia più attenta alle piccole imprese dell’autotrasporto

Mag 15, 2025News Nazionali0 commenti

CNA Fita, in collaborazione con l’Ufficio CNA di Bruxelles, ha organizzato martedì 13 maggio al Parlamento europeo di Bruxelles un momento di confronto dedicato al futuro dell’autotrasporto nel contesto europeo, con un focus particolare sul ruolo delle micro, piccole e medie imprese del settore. L’iniziativa – “Il mestiere dell’autotrasportatore nel nuovo scenario europeo” – ha anche costituito l’occasione per presentare il libro “Autotrasportatore. Antropologia di un mestiere”, scritto dal professor Tito Menzani per CNA Fita in occasione del cinquantesimo anniversario dell’unione. Il volume è dedicato alla storia, all’identità e all’evoluzione del trasporto su gomma in Italia.

All’evento, ospitato dal vicepresidente della Commissione TRAN del Parlamento europeo, Matteo Ricci, hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni europee – tra i quali membri delle Commissioni ENVI, TRAN e REGI del Parlamento europeo e un rappresentante della Dg MOVE della Commissione europea -, ed esponenti delle organizzazioni europee UETR (European Road Haulers Association) e SMEunited, l’organizzazione di artigiani e Pmi di cui fa parte CNA.

In apertura dei lavori, Elisa Vitella, responsabile dell’ufficio CNA di Bruxelles, ha sottolineato come questo incontro rappresenti l’inizio di un dialogo strutturato con gli attori europei, con l’obiettivo di condurre sempre più al centro del dibattito europeo la dimensione micro e piccola del settore autotrasporti. Alla luce della recente presentazione, da parte della Commissione Ue, del Piano d’azione industriale per il settore automobilistico, Vitella ha evidenziato come sia fondamentale affrontare l’insufficienza delle infrastrutture, elemento chiave per sostenere l’elettrificazione del trasporto. Inoltre, ha richiamato l’importanza di stimolare la domanda attraverso una maggiore sensibilizzazione, come avvenuto in altri settori coinvolti nella transizione ecologica, sottolineando la necessità di misure di sostegno adeguate a incentivare l’acquisto di veicoli a basse emissioni.

Nel suo intervento, il presidente nazionale di CNA Fita, Patrizio Ricci, ha illustrato le sfide che sta attraversando il comparto dell’autotrasporto. “Il libro che viene presentato oggi – ha dichiarato – è il racconto corale di uomini e donne che ogni giorno, in silenzio e con fatica, tengono in piedi l’economia reale del nostro Paese e dell’Europa intera. È un libro che parla di dignità, trasformazione, memoria e futuro dell’associazione italiana maggiormente rappresentativa sia nel trasporto merci che nel trasporto persone”. Proprio in rappresentanza del trasporto persone erano presenti il presidente di CNA Fita Ncc Bus, Riccardo Bolelli, e il presidente di CNA Fita Ncc Auto, Simone Magellano.

Ricci ha poi affrontato i nodi principali che interessano il settore: la transizione ecologica, che “non può essere scaricata sulle spalle delle piccole imprese del trasporto merci e persone”, la necessità di rinnovare il parco veicolare attraverso misure realistiche, il bisogno di infrastrutture funzionali, come aree di sosta sicure e corridoi verdi effettivamente utilizzabili.

Particolare attenzione è stata riservata al tema dei costi del carburante e alla pressione che esercitano sulle imprese. Ricci ha anche sottolineato due criticità strutturali: la difficoltà nel reperire conducenti e il persistere della concorrenza sleale, che continua a penalizzare le imprese regolari nonostante l’approvazione del Pacchetto Mobilità. “Ecco perché oggi siamo qui: per presentare un libro, sì, ma anche per dare voce a una comunità – ha concluso Patrizio Ricci – che non vuole restare ai margini del cambiamento, si tratti di trasporto merci, di Ncc bus, di taxi o di Ncc auto”.

Successivamente, l’europarlamentare Matteo Ricci ha evidenziato due questioni centrali per il futuro del settore: la difficoltà crescente nel reperire autisti qualificati e la necessità di una transizione ecologica equa e sostenibile. Ricci ha sottolineato come la carenza di conducenti rappresenti una sfida strutturale, che minaccia la continuità operativa delle imprese di autotrasporto, aggravata da condizioni lavorative poco attrattive e da una percezione sociale del mestiere da rivalutare.

In riferimento alla transizione ecologica, Ricci ha ribadito l’importanza di adottare un approccio pragmatico e tecnologicamente neutro, che tenga conto delle specificità delle micro e piccole imprese del settore. L’europarlamentare ha enfatizzato la necessità di politiche europee che facilitino l’accesso a soluzioni sostenibili, come i biocarburanti e l’idrogeno, senza imporre oneri insostenibili alle aziende. Ha poi richiamato l’attenzione sull’urgenza di investimenti infrastrutturali adeguati, come aree di sosta sicure e corridoi verdi, anche per supportare efficacemente la decarbonizzazione del trasporto su gomma.

Il vicepresidente della Commissione TRAN del Parlamento europeo ha concluso sottolineando che la transizione ecologica deve essere accompagnata da misure di sostegno concrete, affinché non si traduca in un ulteriore fattore di pressione per le imprese già provate da sfide economiche e operative.

Nella discussione – moderata dal referente nazionale per il trasporto europeo di CNA Fita, Matteo Fabbri, i rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo – hanno avuto la possibilità di confrontarsi sui temi sollevati da CNA integrati dall’intervento del segretario generale di UETR (European Road Hauliers Association), Marco Digioia, che ha ribadito la necessità di rendere la professione dell’autotrasportatore più attrattiva, soprattutto per le nuove generazioni, per risolvere il problema della grave carenza di autisti. Ha poi sottolineato come sia urgente intervenire sulle condizioni di lavoro, introducendo cambiamenti concreti che ne restituiscano dignità e sostenibilità, sia in termini economici che sociali. A tal proposito ha sottolineato la richiesta della categoria di un Quadro finanziario pluriennale dell’Ue che continui a sostenere trasporti e infrastrutture anche in futuro e della piena attuazione del Pacchetto Mobilità in tutti i paesi comunitari.

Per sostenere efficacemente la transizione ecologica e tecnologica, e contribuire al recupero della competitività a livello nazionale, è emersa la necessità di un piano strutturato di investimenti. Ulteriori strumenti, come è stato il Pnrr, dovrebbero destinare risorse significative anche al settore del trasporto pubblico, considerato leva strategica per accompagnare la trasformazione del sistema dei trasporti nel suo complesso.

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