“Dal 2008 le nostre imprese stanno subendo pesanti crisi che non hanno provocato e la loro grande capacità di reinventarsi e di adattarsi ha bisogno di essere sostenuta se non vogliamo disperdere un enorme patrimonio di sapere e competenze. Se ci sono regole assurde si devono cambiare”. È quanto ha sottolineato il Presidente Nazionale CNA, Dario Costantini, intervenendo al convegno promosso da CNA Agroalimentare dal titolo “Cibo e Mercati – L’impresa artigiana di fronte alle sfide della sostenibilità”.

L’agroalimentare chiama in causa i dazi. “Il nostro export verso gli Stati Uniti è andato bene anche nei primi quattro mesi dell’anno, meglio della Germania – ha evidenziato – ma ora inizia a sentirsi l’effetto dei dazi che impatta su flussi di oltre 100 miliardi tra export diretto e indiretto. È evidente che nel breve-medio periodo c’è bisogno di compensazioni, assicurate dal governo – ha detto ancora Costantini – e poi sarà necessario sostenere le piccole imprese nella ricerca di nuovi mercati. Come CNA siamo molto attivi sull’internalizzazione, accompagnare le nostre imprese su nuovi mercati come Arabia Saudita, India, paesi in Sudamerica. Ma è necessario che le piccole imprese siano protagoniste anche delle missioni istituzionali dal momento che rappresentiamo il 99% del tessuto produttivo”.

Costantini ha poi elencato una serie di lacci che frenano e penalizzano il sistema delle piccole imprese, a cominciare dall’energia. “Quando vedo che paghiamo l’energia più che in ogni altro paese in Europa mentre le grandi imprese energetiche l’anno scorso hanno realizzato un utile netto da quasi 25 miliardi allora è evidente che c’è qualcosa da correggere”.

“Dobbiamo tutelare e salvaguardare la grande qualità, l’unicità di molte nostre produzioni, a partire dall’agroalimentare, che sono il tratto distintivo del Made in Italy. Ma sono necessarie politiche e strumenti dedicati, specifici, accessibili alle piccole imprese”, ha sottolineato Costantini in conclusione.

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