Costantini: “Sulla legge quadro vedremo chi è amico dell’artigianato”

Ott 31, 2025News Nazionali0 commenti

“Sulla riforma della legge quadro misureremo la volontà del Paese di sostenere e valorizzare l’artigianato, il simbolo del Made in Italy”. È quanto ha sottolineato il presidente nazionale CNA, Dario Costantini, intervenendo all’assemblea di CNA Emilia-Romagna. Un intervento che ha toccato i principali temi dell’agenda politica, a partire dalle questioni energia e burocrazia. “Non se ne parla più ma il costo dell’energia è ingiustificatamente elevato. Bollette e burocrazia sono una zavorra per le nostre imprese”, ha detto Costantini indicando che “un’altra emergenza si chiama credito. Dal 2011 a oggi il credito alle piccole imprese è sceso del 45%”.

“Sosteniamo l’intenzione del governo di mettere in campo uno strumento per sostenere il credito – ha aggiunto – ma la condizione è che sia dotato di risorse altrimenti è meglio non fare nulla”. C’è anche il dossier della riforma dei confidi. “Avremmo preferito vedere questi interventi nella legge annuale Pmi ma siamo ottimisti”.

I prossimi mesi tuttavia “saranno determinanti. La delega per la riforma della legge quadro e gli interventi sul credito saranno la cartina al tornasole per capire se l’artigianato rappresenta un valore per questo Paese”. “Sulla legge quadro vedremo chi è amico dell’artigianato e chi no. L’artigianato per l’Italia rappresenta quello che l’auto è per la Germania o gli orologi per la Svizzera. Questa riforma è essenziale, e siamo disposti a essere antipatici per difenderla”.

Costantini è tornato poi sulla burocrazia. “Siamo in attesa del decreto semplificazioni del ministro Zangrillo che ha accolto numerose proposte della CNA ma sulla burocrazia il Paese procede come i gamberi. L’ultima novità è una assurda complicazione per i piccoli impianti fotovoltaici. Da noi fino a 5 mesi per le autorizzazioni e altri 4 mesi per l’allaccio alla rete. In Francia, Spagna e Germania per gli impianti fino a 250 kW basta una dichiarazione online. Così non possiamo essere competitivi”.

Il presidente CNA è intervenuto anche sul delicato tema della trasmissione d’impresa. “Rischiamo di perdere aziende sane e solide. Occorrono strumenti fiscali e finanziari. Dopo la fine della neutralità fiscale nel 2004 è crollato il numero delle acquisizioni. Abbiamo proposto di estendere le agevolazioni per i forfettari fino a 500mila euro di ricavi e ampliare gli incentivi finanziari oggi riservati solo alle start-up”.

Il presidente di CNA Emilia-Romagna, Paolo Cavini, ha indicato quattro priorità: giovani, formazione, credito e continuità d’impresa. “Serve una formazione continua e moderna, capace di rispondere ai nuovi bisogni del mercato – ha detto – non possiamo permetterci che le competenze vadano disperse né che la distanza tra scuola e impresa resti un ostacolo”. Sul credito, ha aggiunto, “senza strumenti finanziari adeguati e confidi solidi è molto più difficile garantire la continuità delle imprese. Servono politiche di garanzia, non assistenza”.

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