Paolo Cavini, presidente di CNA Emilia-Romagna, ha assunto la guida del Tavolo regionale dell’imprenditoria (Tri), succedendo a Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia-Romagna. Il passaggio di consegne ufficiale è avvenuto alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, del vicepresidente Vincenzo Colla, e della sottosegretaria alla Presidenza, Manuela Rontini.
Nel suo discorso d’insediamento, Cavini ha espresso l’onore e la responsabilità che accompagnano l’assunzione di un ruolo così rilevante. “Il Tavolo regionale dell’imprenditoria – ha dichiarato – è molto più di un semplice luogo di confronto: è una sintesi viva e dinamica delle istanze di 400mila imprese che rappresentano il cuore pulsante dell’economia dell’Emilia-Romagna”. Cavini ha sottolineato l’importanza di continuare il lavoro svolto dal suo predecessore che aveva assunto l’incarico di coordinatore nel dicembre 2022 a nome dell’Alleanza Cooperative Italiane. “Dalle emergenze alluvionali e dai piani per le ricostruzioni alla gestione dei fondi strutturali europei, passando per la partecipazione alla formulazione di leggi regionali, sono stati numerosi gli ambiti in cui il Tavolo ha portato avanti un confronto costruttivo con la Giunta e l’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna”, ha sottolineato Milza.
“Da rivedere l’operatività del Patto: servono meccanismi operativi più stringenti – ha affermato De Pascale – Dobbiamo dare risalto alle priorità e servono dei metodi sistematici per una maggiore operatività del Patto per il Lavoro”. Anche nel suo intervento il presidente di CNA Emilia-Romagna ha evidenziato l’importanza di uno sforzo ulteriore per evitare che le istanze del mondo imprenditoriale si perdano in un dialogo troppo diluito all’interno del Patto. Allo stesso modo, il presidente di Confcooperative Emilia Romagna segnala la necessità di “un cambio di passo e un salto di qualità nel metodo del Patto per il Lavoro e per il Clima, che deve favorire un reale confronto con le categorie economiche”. D’accordo il vicepresidente Colla che richiama a “darsi un nuovo metodo di lavoro, ma con grano salis”.
Cavini ha poi rivolto l’attenzione ai temi chiave del futuro economico regionale. Ha sottolineato come la transizione ecologica e digitale debbano essere accompagnate da politiche mirate e sostenibili che valorizzino il ruolo delle piccole e medie imprese, evitando interventi che rischiano di penalizzare chi ha meno risorse per adattarsi ai cambiamenti. La sostenibilità, ha spiegato, non è solo un dovere etico, ma un’opportunità per innovare e rendere le imprese più competitive a livello globale.
Concludendo il suo intervento, Cavini ha espresso gratitudine nei confronti di Francesco Milza e di tutti i rappresentanti delle 14 associazioni che compongono il Tavolo. Ha poi ribadito il suo impegno a portare avanti un’azione coordinata e incisiva, capace di tradurre le istanze delle imprese in politiche concrete e di costruire, insieme alla Regione e agli altri interlocutori istituzionali, un futuro di prosperità per l’Emilia-Romagna.
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