“Tra le nostre imprese c’è preoccupazione. C’è preoccupazione tra le imprese che già esportano, perché tantissimi artigiani, micro e piccole imprese esportano, a differenza di quanto si possa credere. E c’è preoccupazione tra le circa 100mila piccole imprese pronte a internazionalizzarsi ma che l’attuale, incerta situazione globale frena, anzi ferma”.
Così il nostro segretario generale, Otello Gregorini, intervenendo stamattina a “Radio anch’io” la trasmissione su Radio Uno Rai condotta oggi da Stefano Mensurati e dedicata ai dazi Usa sui prodotti europei e alle eventuali ricadute sul nostro sistema Paese della decisione adottata dalla Casa Bianca. Con Gregorini collegati Lugi Scordamaglia (responsabile export della Coldiretti e consigliere delegato di Filiera Italia) e l’economista Nicola Persico, docente universitario negli Usa.
Al di là dei dazi Usa e di altri problemi contingenti, esistono sulla strada delle piccole imprese che vogliono internazionalizzarsi anche altri ostacoli. “Per le sue dimensioni e per le proprie disponibilità – ha evidenziato Gregorini – la piccola impresa che vuole internazionalizzarsi non può che affrontare un mercato per volta. Con il sostegno del sistema potrebbe fare di più. Ecco perché noi diciamo alle istituzioni che devono fare un discorso di squadra, devono portare all’estero, più che le singole imprese, le filiere, dove convivono imprese di ogni dimensione, dalla maggiore alla più piccola. E solo così – ha concluso – l’Italia può anche guadagnare in competitività”.
Questo articolo Gregorini a Radio Uno Rai: per internazionalizzare le piccole imprese cruciale la promozione delle filiere è stato pubblicato su CNA.
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