Un osservatorio nazionale delle donne della filiera agroalimentare che coinvolga la rappresentanza sindacale e datoriale della filiera agroalimentare con l’obiettivo di condividere una visione comune ed orientare ulteriormente la contrattazione e la bilateralità verso un modello sociale di lavoro equo e sostenibile per tutti, indipendentemente dal genere di appartenenza. Questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa da Uila, “La filiera delle donne dell’agroalimentare” che si è tenuta lo scorso 4 marzo a Firenze, nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento, e alla quale ha partecipato la Presidente nazionale CNA Agroalimentare, Francesca Petrini.

“Quando si parla di filiera agroalimentare – ha evidenziato Petrini – non si parla solo delle diverse fasi del processo produttivo ma si fa riferimento ad un insieme ampio di connotazioni e significati diversi, in continua evoluzione. Filiera corta, attenzione alle etichette e cibi meno processati guidano, oggi, le scelte dei consumatori. Il benessere delle persone – ha proseguito – deve essere al centro di questo nuovo paradigma dove maggiore è l’attenzione alla sostenibilità, alla salute, alla qualità della vita e alla felicità delle persone. La filiera agroalimentare può e deve diventare un modello di inclusione a tutto campo, dove le donne possono esprimere al meglio il proprio potenziale e continueremo a dare il nostro contributo per costruire un settore più giusto, equo e sostenibile”, ha concluso Petrini.

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