“Il passaggio chiave, per la sopravvivenza di un distretto come quello fermano-maceratese, è la tutela della filiera”. Questo quanto affermato dal presidente provinciale CNA Federmoda, Paolo Mattiozzi, al termine del direttivo nel quale si sono riaffermate le centralità delle azioni intraprese dal Tavolo provinciale per la Competitività e lo Sviluppo del fermano e dal Tavolo regionale della Moda. “Nell’ambito di questi tavoli – ricorda il direttore generale CNA Fermo e responsabile CNA Federmoda, Andrea Caranfa – vi sono numerose proposte: tra queste la sospensione versamenti contributivi ed erariali da giugno 2024 a giugno 2025, con un rientro graduale a cadenza trimestrale e a tasso zero; la cassa integrazione in deroga; l’esenzione di quote di partecipazione a manifestazioni di Ice Agenzia fino al 31 luglio. Ma anche l’utilizzo del fondo per il Made in Italy rimborsabile in 6 anni; l’annullamento del recupero del credito d’imposta per ricerca e sviluppo e la riduzione del costo del lavoro e dell’Iva sui beni non di lusso”.
Ancora la CNA chiede “incentivi per la creazione di Pmi; misure che favoriscano la transizione ecologica ed energetica; strategie per la digitalizzazione e la promozione all’estero e incentivi alla riconversione, all’occupazione, di concerto con la Regione Marche e la Camera di Commercio Marche“.
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