Marche, la produzione meccanica resiste nonostante il calo

Nov 3, 2025News Nazionali0 commenti

La meccanica marchigiana rallenta, ma tiene meglio di altri settori. Negli ultimi sei anni le imprese attive sono calate del 9,8%, pari a 449 unità in meno. Nello stesso periodo l’intera manifattura regionale ha perso il 15,4% delle imprese e l’economia complessiva il 12%. Lo rileva il Centro Studi di CNA Marche.

Nel primo trimestre 2025 l’attività produttiva è scesa dell’1,1%, contro il -3,4% nazionale. Le vendite sono cresciute dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2024: +1,9% sul mercato interno e +0,6% sull’estero. “Abbiamo meno ordini in termini numerici – afferma Luigino Gambini, presidente di CNA Industria Marche – ma più consistenti in quantità e dunque in fatturato, un dato positivo anche relativamente ai costi di produzione”.

Nel secondo trimestre il calo produttivo è stato dell’1,8%, contro il -2,5% nazionale. Le vendite interne hanno segnato -2,1%, quelle estere -3,3%. I mezzi di trasporto hanno invece recuperato (+1,6%), con le vendite in crescita dello 0,7% sul mercato interno.

Sul fronte export, nel primo trimestre i nove distretti industriali marchigiani hanno registrato 1,1 miliardi, in calo del 10,6% rispetto allo stesso periodo 2024. Tra i più colpiti le macchine utensili di Pesaro (-22,2%), penalizzate dalla riduzione delle vendite verso gli Stati Uniti che assorbono il 15% dell’export distrettuale. “Il fatto che le aziende meccaniche della nostra regione lavorino in qualità e con un livello tecnologico di assoluto rilievo ci pone in posizione privilegiata – conclude Gambini – Dobbiamo cercare opportunità sui nuovi mercati“.

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