Olio Evo, riconoscere il ruolo strategico dei frantoiani

Nov 6, 2024News Nazionali0 commenti

 

Non c’è pace tra gli ulivi, è il caso di dirlo. Ogni nuova stagione olearia si ripresenta con problemi annosi mai risolti che assumono oggi i caratteri dell’emergenza tanto da invocare lo stato di crisi permanente del settore olivicolo-oleario italiano.

Lo affermiamo con forza da anni, noi di CNA Agroalimentare che con l’affiliata Aifo (Associazione italiana frantoi oleari) collaboriamo per la tutela del comparto e soprattutto dei frantoiani. C’è molto da fare e quel poco che si fa non è assolutamente sufficiente a ridare slancio competitivo a un settore e a un prodotto che dovrebbero essere il fiore all’occhiello dell’Italia. Infatti è sempre bene rimarcare come l’olio extra vergine di oliva sia un vero e proprio alimento ed espressione di numerosi aspetti valoriali lungo tutta la filiera, dal paesaggio al suo indiscusso valore salutistico-nutrizionale. Non solo l’Italia fa in questo la sua parte ma ha anche dimostrato nei decenni il proprio ruolo guida facendo scuola in tutto il mondo.

I nodi irrisolti sono tanti, troppi e le prospettive di sviluppo condannano il settore a una inarrestabile erosione dei margini di competitività che già quest’anno fanno scendere l’Italia al quinto posto in termini quantitativi. L’elenco è impietoso.

Dal 2013 si combatte una lotta senza fine e senza successo per l’eradicazione della Xylella fastidiosa, il batterio che ha falcidiato 22 milioni di ulivi nel Salento e che raggiungerà dimensioni nazionali se non dovesse arrestarsi entro breve. Contrari a ogni negazionismo che finora ha fatto solo colpevolmente perdere tempo a danno degli agricoltori e dell’intero comparto, ribadiamo la necessità di garantire investimenti più coraggiosi a favore della ricerca e dei frantoi (non solo agricoltori) che resistono nei territori infetti con enormi difficoltà.

Il Frantoio è al centro della filiera olivicola e la professionalità del mastro oleario garantisce la qualità dell’olio artigianale grazie ad un mix tra capacità proprie e uso sapiente delle tecnologie disponibili. A tale proposito, ai fini della migliore e più giusta tutela del prodotto finito a denominazione di origine, sosteniamo con Aifo la necessità di modificare il Dm 12.4.2000. Si tratta infatti di rivedere il criterio di rappresentatività dei consorzi di tutela per gli olii a denominazione di origine inserendo per la filiera dei grassi (oli) anche i frantoiani poiché il prodotto tutelato è pacificamente un prodotto trasformato.

La necessità di difendere e incrementare il patrimonio olivicolo nazionale deve diventare la priorità assoluta, anche per contrastare la pratica diffusa dell’abbandono di uliveti per scarsa redditività. Senza materia prima anche i frantoi (quindi i frantoiani) avranno vita sempre più dura, strangolati da un lato dai prezzi all’origine delle olive crescenti e dall’altro dalle pressioni dei mercati internazionali che, anziché attestarsi sui meccanismi naturali di funzionamento dell’economia reale, rispondono invece a logiche finanziarie di tipo speculativo imponendo prezzi e condizioni nell’indifferenza della filiera distributiva preoccupata solo di salvaguardare i propri margini di contribuzione. Questa situazione non è più tollerabile per il nostro settore che anno dopo anno perde pezzi. Il nostro grido d’allarme chiama a raccolta tutte le istituzioni e tutti gli attori della filiera per una presa di coscienza e per un’assunzione di responsabilità non più rinviabili. Un piano olivicolo serio con dotazioni finanziarie adeguate e azioni concrete conseguenti richiedono la massima accelerazione e la crisi climatica, sin troppo ignorata, pretende ora più che mai la massima attenzione.

Ribadiamo e rivendichiamo, in questo ampio processo di revisione, il ruolo strategico del frantoiano senza il quale l’Italia non sarebbe riconosciuta nell’Olimpo delle produzioni artigianali di qualità a livello mondiale, contribuendo fattivamente al Made in Italy autentico.

 

Francesca Petrini

presidente nazionale di CNA Agroalimentare

 

Questo articolo Olio Evo, riconoscere il ruolo strategico dei frantoiani è stato pubblicato su CNA.

Altre notizie

Ultime News

Il futuro dell’Italia dipende dalle imprese

“Le finaliste del Premio Cambiamenti ci mostrano un futuro straordinario. Stanno costruendo il futuro del nostro Made in Italy. Questo premio – ha aggiunto – testimonia che la CNA è una grande organizzazione animata dai giovani imprenditori e che punta sui giovani”....

0 commenti