Piano olivicolo, apprezziamo l’impegno del governo a investire nuove risorse

Giu 30, 2025News Nazionali0 commenti

In occasione della recente convocazione del Tavolo olivicolo-oleario nazionale da parte del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, è riemersa con chiarezza l’urgenza da parte dell’intero mondo oleario di arrivare ad adottare in tempi rapidi un Piano olivicolo nazionale che indichi le traiettorie strategiche di sviluppo del settore ma al tempo stesso che sia da subito operativo, in grado di rispondere alle esigenze di modernizzazione e competitività dell’intera filiera.

CNA Agroalimentare, che rappresenta con Aifo (Associazione italiana frantoiani oleari) il comparto nella sua interezza – dalla produzione olivicola alla trasformazione olearia – esprime apprezzamento per l’impegno assunto dal sottosegretario Patrizio La Pietra di mettere in campo, entro luglio, risorse economiche aggiuntive per dare consistenza alle enormi sfide del prossimo Piano olivicolo. Riteniamo fondamentale sottolineare come questo annuncio rappresenti un cambio di passo concreto rispetto alle esperienze pregresse: troppo spesso, a piani caratterizzati da buone intenzioni e dichiarazioni di principio, non hanno fatto seguito risorse adeguate per garantire la reale attuazione degli interventi.

Per questo motivo CNA Agroalimentare chiede un’accelerazione dei tempi di definizione del Piano, affinché lo stesso sia dotato sin dall’inizio di strumenti finanziari adeguati, certi e strutturati, e non si trasformi in un elenco di buone pratiche prive di reale applicazione.

Inoltre, in relazione al Ddl “Disposizioni per lo sviluppo e la competitività del settore olivicolo nazionale”, depositato la scorsa settimana dall’onorevole Gisella Naturale, pur apprezzandone le finalità e la volontà di tutelare il settore, evidenziamo la necessità che tale proposta sia coerente con il percorso di costruzione del Piano olivicolo. In ambedue i casi, un percorso che deve valorizzare in modo esplicito il ruolo centrale delle imprese frantoiane artigianali, parte insostituibile e strategica del tessuto produttivo nazionale.

Riteniamo indispensabile l’introduzione, all’interno delle normative di settore, di una definizione chiara e riconosciuta di “olio artigianale”, elemento fondamentale per distinguere e valorizzare un modello produttivo fondato su qualità, sostenibilità, legame con il territorio e competenze artigiane.

La qualità dell’olio non può essere ridotta esclusivamente a parametri chimici, ma deve essere interpretata come un concetto più ampio, che includa il valore del lavoro artigianale, delle tradizioni, delle competenze e della sostenibilità ambientale ed economica.

CNA Agroalimentare, confermando la piena disponibilità a partecipare attivamente ai gruppi di lavoro previsti dal Tavolo olivicolo, ribadisce il proprio impegno per contribuire in maniera concreta alla costruzione di un Piano realmente capace di garantire futuro, sviluppo e competitività alla filiera olivicola-olearia italiana.

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