“CNA vuole contribuire ad avvicinare il sistema formativo al mondo economico e imprenditoriale, consapevole che la sfida competitiva si giocherà sempre di più su talento e competenze. Investire sui giovani e sulla loro crescita individuale significa investire sul futuro del Paese”, sono le parole di Matteo Leoni, presidente della CNA territoriale di Ravenna, all’evento Business to Student, l’iniziativa che fa parte del progetto CNA@School, inserita tra gli appuntamenti del festival della Cultura Tecnica organizzato dalla Provincia di Ravenna.
“Il protocollo – ha continuato Leoni – firmato da tutte le associazioni del tavolo dell’imprenditoria di Ravenna con l’ufficio scolastico Regionale e la Provincia di Ravenna, va proprio in questa direzione, e come associazione vogliamo dare il nostro contributo puntando su orientamento, diffusione della cultura tecnica, del lavoro e il valore di lavorare o creare una Pmi locale”.
Più di 400 studenti di 21 classi di 4° e 5° hanno partecipato all’evento ha visto la partecipazione oltre al presidente Leoni, anche di Omar Montanari, presidente di CNA Industria Ravenna e Andrea Dalmonte, presidente CNA Produzione Ravenna, di Gabriella Gardini, dirigente I.t.i.p. “L. Bucci” Faenza, e di Electra Stamboulis, dirigente del Polo Tecnico Professionale di Lugo.
L’iniziativa è stata un’occasione di confronto transgenerazionale sulla cultura del lavoro, in cui sono state presentate in modo tangibile le opportunità offerte dalla cultura tecnica per l’inserimento nel mondo professionale e le nuove competenze richieste dal tessuto imprenditoriale locale, pronto ad accogliere nuove risorse e a supportarle nel loro progetto di crescita. Tra gli argomenti affrontati, ampio spazio è stato dato al tema della formazione continua, che si realizza attraverso la piena ed efficace collaborazione della “filiera educativa” che comincia nelle famiglie e nelle scuole e prosegue nei percorsi post-diploma, nelle università e nelle imprese, che diventano, così, spazi di specializzazione e formazione di alto livello.
Particolarmente efficaci le testimonianze di imprenditori e giovani dipendenti, che hanno raccontato la loro esperienza di passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, e i momenti di confronto diretto tra imprenditori e ragazzi, condotti attraverso una serie di domande interattive. Tra i temi oggetto del sondaggio le principali attese dei ragazzi in riferimento al mondo del lavoro, i timori più diffusi in questo delicato passaggio dal mondo scolastico a quello professionale e le principali competenze ritenute indispensabili per lavorare in una PMI.
Da questo scambio sono emersi risultati interessanti: il 26% degli studenti reputa necessario, per lavorare in una PMI, saper lavorare in squadra, il 20% di dover sviluppare capacità di adattamento, mentre il 21% di saper svolgere attività manuali. Gli studenti, inoltre, nel lavoro del futuro cercano per il 45% uno stipendio gratificante, il 24% possibilità di fare carriera e solo l’11% un contratto stabile.
La cosa che reputano più difficile nel loro lavoro futuro è per il 31% far capire il loro valore, il 24% rimanere nello stesso ruolo a lungo e il 18% di svolgere una mansione routinaria; il 72% infatti è incuriosito da sperimentare lavori diversi in una stessa azienda.
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