Sempre più home banking e sempre meno sportelli bancari. Il sistema del credito marchigiano cambia pelle. A pagarne il prezzo sono i cittadini, per lo più anziani, dei piccoli comuni montani e delle aree interne. Culturalmente diffidenti verso l’utilizzo dei servizi digitali, anche perché lo scorso anno, i furti di identità e le truffe on line sono aumentati del 20 per cento. Soprattutto ai danni di over 65.
“Già lo scorso anno – ricordano il presidente di CNA Marche, Paolo Silenzi e il presidente di CNA Pensionati Marche, Giancarlo Sperindio – avevamo lanciato l’allarme per la progressiva diminuzione dei servizi bancari nei Comuni marchigiani. Quest’anno la tendenza è proseguita ed altri dieci Comuni hanno perso l’unico sportello bancario presente sul loro territorio. Non solo. Nei piccoli Comuni montani nell’ultimo decennio abbiamo assistito alla chiusura di ospedali, uffici postali, edicole, sportelli delle società di luce e gas. A risentirne la qualità della vita, con un progressivo spopolamento di questi territori e con un calo delle presenze di turisti, che privilegiano località che offrono servizi”.
Secondo una indagine del Centro Studi di CNA Marche, su dati di Banca d’Italia e della Camera di Commercio, sono 60 su 225 i Comuni marchigiani senza sportello bancario. Filiali degli istituti di credito sono presenti in 165 Comuni con 677 sportelli. Le banche presenti con propri sportelli in regione sono scese da 68 nel 2012 a 46 nel 2022. Le banche con sede in regione sono 15. Dieci anni fa erano 29. Sempre più istituti di credito operano nelle Marche ma il centro decisionale è altrove. A garantire servizi finanziari sono anche gli uffici postali, ma si riducono gli sportelli e i giorni a disposizione della clientela. Secondo Bankitalia la distanza media dallo sportello bancario più vicino, per i Comuni che ne sono privi, è di sei chilometri, con un tempo di percorrenza inferiore ai nove minuti. Distanze limitate ma che comportano comunque il disagio di prendere l’auto o di farsi accompagnare da figli o nipoti. Dal 2017, sempre secondo l’indagine del Centro Studi di CNA Marche su dati Inail, gli addetti nell’intermediazione finanziaria, sono scesi nella regione da 3.828 a 3.441, con la perdita di 387 posti di lavoro.
A non avere servizi home banking è il 36,7 per cento delle famiglie marchigiane, soprattutto anziani soli che non hanno grandi capacità digitali e temono le truffe on line.
“Questi anziani – sostengono Silenzi e Sperindio – sono costretti a recarsi nei Comuni vicini per fare le loro operazioni bancarie o anche solo per prelevare contanti con il bancomat. Ma disagi si hanno anche per esercenti e commercianti, che debbono versare in banca i loro incassi giornalieri, in territori dove si paga ancora in contanti, soprattutto per i piccoli acquisti. In alcune realtà sono le tabaccherie (dove ci sono) a garantire, con apposite convenzioni, servizi elementari come prelievi, versamenti, pagamenti di utenze e multe. In questi Comuni montani sarebbe comunque auspicabile garantire, se non filiali bancarie, almeno uno sportello “leggero” con un addetto uno o due giorni alla settimana o almeno una cassa continua ed uno sportello bancomat. Sono realtà montane sempre più abbandonate e che andrebbero invece valorizzate, perché sono importanti per garantire uno sviluppo omogeneo di tutto il territorio regionale.”
L’elenco dei Comuni senza sportello bancario va dai più piccoli Comuni montani dei Sibillini a quelli della Vallesina ed ai Comuni collinari del pesarese. La provincia più “scoperta” di sportelli bancari è quella di Macerata con 18 Comuni “free bank”. Seguono Fermo con 17 Comuni senza filiale di credito, Pesaro Urbino con 10, Ascoli Piceno con 8 e Ancona con 7.
PROVINCIA DI ANCONA
BARBARA, BELVEDERE OSTRENSE, MERGO, OFFAGNA, POGGIO SAN MARCELLO, SAN PAOLO DI JESI, MONSANO
PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
COSSIGNANO, MASSIGNANO, MONTEDINOVE, MONTEGALLO, MONTEMONACO, PALMIANO, VENAROTTA
PROVINCIA DI FERMO
BELMONTE PICENO, CAMPOFILONE, FRANCAVILLA D’ETE, LAPEDONA, MAGLIANO DI TENNA, MASSA FERMANA, MONSAMPIETRO MORICO, MONTEFALCONE APPENNINO, MONTEFORTINO, MONTE GIBERTO, MONTELEONE DI FERMO, MONTELPARO, MONTE RINALDO, MONTE VIDON COMBATTE, MONTE VIDON CORRADO, MORESCO, SMERILLO, SANT’ELPIDIO A MARE,
PROVINCIA DI MACERATA
BOLOGNOLA, CAMPOROTONDO DI FIASTRONE, CASTELSANTANGELO SUL NERA, CESSAPALOMBO, ESANATOGLIA, FIASTRA, GAGLIOLE, GUALDO, MONTE CAVALLO, MONTELUPONE, MONTE SAN MARTINO, PETRIOLO, POGGIO SAN VICINO, SEFRO, USSITA, VALFORNACE, FIUMINATA, SERRAPETRONA
PROVINCIA DI PESARO E URBINO
BELFORTE ALL’ISAURO, BORGO PACE, FRATTE ROSA, FRONTINO, ISOLA DEL PIANO, MONTECALVO IN FOGLIA, MONTE CERIGNONE, MONTE GRIMANO TERME, PIETRARUBBIA SASSOCORVARO, AUDITORE *
*All’elenco si aggiungerà presto SERRA SANT’ABBONDIO dove l’unico sportello bancario chiuderà entro fine mese
Questo articolo Sportelli bancari, nelle Marche più di un Comune su quattro senza copertura è stato pubblicato su CNA.
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