Trasformazione degli alimenti, a Bruxelles la posizione della CNA

Lug 3, 2025News Nazionali0 commenti

Discutere il ruolo della trasformazione degli alimenti nei sistemi alimentari moderni e approfondire il dibattito in corso sui cosiddetti “alimenti ultra-processati”, esaminandone l’impatto sulla catena del valore agroalimentare – dai produttori ai consumatori – sulla salute e sull’ambiente.

Sono stati questi gli obiettivi dell’evento “Capire la trasformazione alimentare” tenutosi al Parlamento europeo e organizzato dallo European Food Forum, il forum multi-stakeholder finalizzato a promuovere la collaborazione, l’innovazione e la capacità di risposta nello sviluppo di politiche alimentari sostenibili che affrontino le sfide a livello locale, europeo e globale.

Nel corso dell’evento sono stati affrontati diversi aspetti, dall’evoluzione degli alimenti processati e ultra-processati agli impatti sulla catena del valore agroalimentare, sulla salute e sull’ambiente.

In apertura dei lavori, gli eurodeputati Biljana Borzan, Stefan Köhler e Dario Nardella hanno sottolineato la necessità e l’importanza del confronto per comprendere il fenomeno ed elaborare soluzioni equilibrate senza demonizzare la trasformazione degli alimenti.

Successivamente, Antonella Rossetti, membro di gabinetto del commissario Ue all’Agricoltura, Christophe Hansen, ha presentato gli orientamenti della ‘Visione per l’agricoltura e l’alimentazione’, recentemente pubblicata, sottolineando l’intenzione della Commissione di rafforzare la relazione tra la produzione primaria e il resto della filiera.

CNA ha partecipato ai lavori con l’intervento di Matteo Mantovani, policy advisor dell’Ufficio di CNA Bruxelles, nel corso del ‘panel’ dedicato agli impatti della trasformazione alimentare sulla catena del valore agroalimentare portando le principali prospettive delle micro e piccole imprese del settore. Evidenziando l’importanza del dibattito, Mantovani ha presentato i maggiori impatti per le micro e piccole imprese che operano nel comparto: dalla sfiducia dei consumatori che mette a rischio la domanda di alimenti artigianali d’eccellenza alla marginalizzazione delle filiere più corte, dall’onere burocratico e dalla difficoltà di accedere alle innovazioni alla concorrenza e alla capacità per le micro e piccole imprese di competere sul mercato.

In conclusione d’intervento, Mantovani ha presentato alcune principali raccomandazioni: differenziare e dare maggiore valore alle produzioni artigianali, supportare le filiere corte e la produzione biologica, favorire l’accesso all’innovazione per le micro-Pmi, assicurare un accesso equo al mercato, investire nell’educazione e nella trasparenza, includere le micro-Pmi e loro rappresentanti nella progettazione delle politiche.

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