“L’estensione della Zona Economica Speciale è un segnale che aspettavamo; ora bisogna renderla fruibile davvero per le migliaia di piccole e piccolissime imprese che tengono in piedi il nostro tessuto produttivo”. Questo l’invito del presidente CNA Macerata, Simone Giglietti, a seguito dell’avanzamento del Disegno di Legge che estende la Zes anche alle Marche e all’Umbria, introducendo un pacchetto combinato di agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative. “Studi condotti su altre Zes suggeriscono che l’estensione del meccanismo potrebbe generare un aumento del Pil stimato di circa il +2/2,5% per le Marche e un aumento dell’occupazione intorno al +5%”, prosegue Giglietti, evidenziando come tali risultati “dipendano tuttavia dalla piena operatività e dalla disponibilità di fondi adeguati”. Per far sì che si concretizzino i risultati, occorre sciogliere alcuni nodi. “Innanzitutto, occorre un intervento sulle soglie d’investimento. L’attuale minimo di 200mila euro è eccessivo per la piccola impresa; chiediamo quindi di abbassare la soglia d’accesso e modularla per classe d’impresa, così da includere investimenti più contenuti ma strategici”. La CNA Macerata ricorda anche che il credito d’imposta aiuta principalmente chi è nelle condizioni di investire, non chi è in difficoltà: “le imprese senza utili o con capienza fiscale ridotta faticano a beneficiarne. Per questo – sottolinea Giglietti – proponiamo di allungare la finestra temporale e di prevedere misure complementari per le imprese in maggiore sofferenza“. La Confederazione, inoltre, chiede “risorse dedicate e aggiuntive per garantire piena accessibilità agli incentivi senza sottrarre fondi ad altri territori” e di estendere le misure a tutti i Comuni delle Marche. “La Zes deve essere un volano per tutti, deve unire e non dividere. Confidiamo in un positivo accoglimento delle nostre proposte che – conclude Giglietti – reputiamo di buon senso e ci rendiamo disponibili a fare la nostra parte nell’interesse di tutte le piccole e medie imprese delle Marche”.
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