“Il turismo esperienziale si è affermato in maniera capillare su tutto il territorio italiano, grazie alla ricca diversità culturale che il nostro paese è in grado di offrire. Esperienze identitarie legate all’artigianato, al patrimonio rurale culturale, alla storia, alla religione, all’agroalimentare, al benessere, allo sport, alla musica e all’arte sono diventate forme di turismo che apportano valore aggiunto al territorio interessato, diversificando l’economia a favore della destagionalizzazione”. Ad affermarlo il coordinatore nazione di CNA Turismo e Commercio, Cristiano Tomei, intervenendo a “E’T, E’vento di Turismo”, il meeting annuale per gli operatori del turismo ideato dal giornalista e fotoreporter torinese Antonio Chiarenza e sostenuto sin dalla prima edizione da CNA Torino e Camera di commercio di Torino.
“Durante il Ttg Travel Experience di Rimini i maggiori player del mercato internazionale, grazie ai quasi 300 incontri svolti nello stand allestito da CNA Nazionale, che hanno coinvolto buyer nazionali ed esteri provenienti da 50 Paesi – tra cui Usa, Regno Unito, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Sud America e Canada – si sono soffermati a contrattare i quasi mille percorsi e pacchetti del turismo esperienziale messi in campo dal sistema CNA”, ha osservato Tomei.
“È fondamentale potenziare le politiche turistiche dei territori per dare risalto alle specialità identitarie locali, incoraggiando la promozione e l’artigianato di qualità, soprattutto se finalizzati ai percorsi del gusto, dei saperi e della tradizione. La risposta delle imprese della filiera turistica ai progetti di investimento previsti dal Pnrr nel segno del digitale, della sostenibilità e della qualificazione delle strutture è stata molto elevata, portando alla richiesta, da parte di oltre 8mila imprese, di oltre 3 miliardi di euro di incentivi”, ha evidenziato Tomei in conclusione.
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