“Una manifestazione che ha dato il giusto risalto a un mestiere di altissimo prestigio, che affonda le sue radici nell’artigianalità di più nobile accezione”. A sottolinearlo Simona Micheli, coordinatrice di CNA Artistico e Tradizionale, all’indomani della chiusura della XXIX edizione di Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali di Ferrara.
L’iniziativa si è conclusa con un bilancio più che positivo. Rispetto al 2023, l’evento di Ferrara registra una crescita del 30% sul fronte degli espositori e del 50% per quanto riguarda i visitatori, grazie a una proposta culturale e a un’area espositiva di prestigio e interesse. Prima e più rappresentativa manifestazione del comparto in Italia, il Salone ha offerto all’intera filiera una visione trasversale e integrata su prodotti, servizi e soluzioni per il restauro e ha fornito una panoramica completa sulle sfide e sulle tematiche più stringenti e attuali. Attiva e sempre più fondamentale la collaborazione con il ministero degli Affari esteri e la Cooperazione internazionale e Agenzia Ice, grazie alla quale hanno partecipato alla manifestazione, durante la Restoration Week, oltre 50 delegati provenienti da 16 Paesi.
Al convegno di apertura, dal titolo “Stati Generali del restauro. Il terzo millennio del restauro: scenari e prospettive”, ha partecipato Giacomo Casaril, presidente CNA Restauratori, che ha ricordato come siano stati i restauratori in prima persona, per mano delle proprie associazioni rappresentative, a costruire pezzo dopo pezzo il proprio status di “professione regolamentata”, esortando, quindi, tutte le altre professionalità a lavorare insieme per rendere l’intero quadro normativo coerente alle peculiarità del settore.
Questo articolo CNA Restauratori al Salone di Ferrara è stato pubblicato su CNA.
0 commenti