A seguito delle modifiche normative intervenute con il d.lgs 116/2020, gli operatori della manutenzione del verde hanno dovuto gestire significative criticità nella gestione dei rifiuti di sfalci e potature derivanti dalla loro attività.
Infatti, con la nuova classificazione di tali rifiuti che, laddove provenienti da aree private, erano da considerarsi rifiuti speciali, non è stato più possibile conferirli ai centri di raccolta, ma la disponibilità degli impianti sul territorio si è rivelata insufficiente a coprire le esigenze di conferimento di tali rifiuti, costringendo così le imprese a conferimenti estremamente distanti dal luogo di produzione del rifiuto ed un incremento di costi importante.
Con l’approvazione del DL ambiente si è raggiunta un’importante semplificazione, più volte avanzata da CNA, consentendo alle imprese che svolgono attività di manutenzione del verde di gestire gli sfalci e potature provenienti dalla propria attività come rifiuti urbani e conferirli quindi al gestore pubblico.
Un ulteriore passo avanti si potrebbe ottenere chiarendo anche la disciplina del sottoprodotto per sfalci e potature; si tratterebbe di un ulteriore tassello di semplificazione coerente con gli obiettivi di economia circolare, che in fase di conversione del dl potrebbe trovare spazio nel provvedimento.
Questo articolo DL ambiente del 10 ottobre 2024: semplificazione gestione rifiuti di sfalci e potature è stato pubblicato su CNA.
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