“Le imprese artigiane, capillarmente presenti in tutti i settori produttivi, rappresentano un tassello strategico in ambiti imprescindibili della transizione, dalla riqualificazione energetica alla messa in sicurezza del territorio e all’economia circolare”.
Così Barbara Gatto, responsabile dipartimento Politiche ambientali, intervenendo in merito alle “buone pratiche di circolarità” di artigiani e Pmi sulla rivista “Rifiuti”, il più qualificato e affidabile punto di riferimento nel complesso scenario della gestione dei rifiuti in Italia.
Il “pezzo” si sofferma sull’importanza dell’economia circolare nelle piccole imprese del nostro Paese (il 65% ha attuato perlomeno una pratica virtuosa connessa all’economia circolare) per arrivare a un pacchetto di proposte per valorizzare la forza propulsiva delle Pmi per la transizione a un’economia circolare. Garantire alle piccole imprese semplicità e piena accessibilità di utilizzo degli strumenti di politica industriale a sostegno degli investimenti mirati a favorire la loro partecipazione alla transizione ecologica. Usare la leva fiscale per agevolare le piccole imprese in questo processo. Favorire forme di simbiosi industriale. Riordinare il quadro normativo secondo criteri di semplificazione ed efficacia sostanziale. Queste alcune delle proposte avanzate nell’articolo.
Questo articolo Transizione ecologica, le nostre proposte su “Rifiuti” è stato pubblicato su CNA.
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