Pesaro e Urbino, il 2025 non si prospetta roseo

Gen 8, 2025News Nazionali0 commenti

“Servono interventi urgenti e misure straordinarie da parte delle istituzioni per fronteggiare quello che si profila come un inverno durissimo per l’economia locale.” Questo è l’allarme lanciato dalla CNA di Pesaro e Urbino in relazione alla situazione economica della provincia, già messa a dura prova da anni di difficoltà strutturali e ora colpita da un ulteriore aggravarsi delle condizioni economiche.
Rallentamento dell’economia pesarese nel 2024 e prospettive incerte per il 2025. È il quadro che emerge analizzando i dati relativi alle dinamiche sulla domanda di lavoro, alla demografia di imprese e all’andamento di alcuni settori. I numeri del Centro Studi della CNA rivelano una riduzione preoccupante del numero di imprese e una flessione anche per quanto riguarda la domanda di lavoro. A soffrire maggiormente sono il settore delle costruzioni, dell’agricoltura, della manifattura, del commercio e della moda.
Unico dato in controtendenza è quello dell’export, che segna un timido +0,4% ma rappresenta quasi un record se confrontato alle altre province delle Marche, tutte in zona negativa. Bene anche il settore della nautica e l’export dei mezzi di trasporto. Tuttavia, queste sono le sole note positive in un quadro generale poco rassicurante e, come detto, dalle prospettive incerte.

La demografia d’impresa nella provincia

Secondo i dati aggiornati al 30 novembre 2024, le imprese attive nella provincia sono 30.546, in calo per tutti i macrosettori di attività, soprattutto per agricoltura e costruzioni. Il trend di diminuzione del numero di imprese attive, avviato nel 2022, non mostra segnali di arresto.
Confrontando gennaio-novembre 2024 con lo stesso periodo del 2023, la provincia registra una perdita del 6,3% delle imprese attive (-2.062 unità), con cali marcati in settori come commercio e riparazione veicoli (-695 imprese), attività manifatturiere (-360), costruzioni (-357), agricoltura (-258) e anche servizi di alloggio e ristorazione (-225).
Una parte di questo calo è attribuibile a un’opera di cancellazione delle imprese inattive condotta dalla Camera di Commercio delle Marche, che ha eliminato 7.255 imprese dai registri nel 2024. Per la provincia di Pesaro e Urbino, si stima che le cancellazioni abbiano riguardato circa 4.500 imprese.

Le dinamiche dell’export provinciale

Nei primi nove mesi del 2024, le esportazioni dalla provincia di Pesaro e Urbino sono cresciute di un modesto +0,4%, ma questa performance è in controtendenza rispetto alla diminuzione delle altre province marchigiane. Particolarmente rilevanti sono la crescita dell’export dei mezzi di trasporto (+48,1%) e il boom del settore nautico (+224,8%).

Le dinamiche del lavoro

Secondo il Sistema Informativo Excelsior, a dicembre 2024 sono previste circa 1.690 nuove entrate lavorative nella provincia, in calo del 7,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Anche le previsioni per il trimestre dicembre 2024-febbraio 2025 sono negative, con un calo del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Le previsioni

Le prospettive per l’economia della provincia appaiono cupe. Alle difficoltà strutturali, come la mancanza di infrastrutture e la rigidità del sistema bancario, si sommano aumenti significativi dei costi di gas, elettricità e acqua. Il rischio di una grave recessione è concreto, e molte imprese potrebbero essere costrette a chiudere.
“La CNA di Pesaro e Urbino denuncia una situazione più che preoccupante. Chi avrà voglia di aprire un’attività o investire di fronte a questi costi d’esercizio attuali? Serve un intervento deciso e immediato per scongiurare il peggio.”

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