Si è tenuta l’11 e 12 febbraio a Parigi, l’edizione 2025 del Forum dell’Ocse sulla due diligence nel settore dell’abbigliamento e delle calzature che ha riunito rappresentanti di governo, imprese, sindacati, società civile e organizzazioni internazionali per discutere sfide e rischi, nonché insegnamenti e soluzioni relativi all’attuazione della due diligence nelle catene di fornitura globali di abbigliamento e calzature.
Un denominatore comune delle discussioni è la Guida dell’Ocse sulla due diligence per le catene di fornitura responsabili nel settore dell’abbigliamento e delle calzature. Il Forum svolge inoltre un ruolo nel sostenere l’allineamento tra i governi e le iniziative del settore sulle aspettative delle imprese.
Un’occasione per CNA Federmoda, presente ai lavori con il responsabile nazionale, Antonio Franceschini, per un confronto con realtà internazionali operanti nel settore.
CNA circa un anno fa attraverso una nota inviata al Punto di contatto nazionale (Pcn) del Ministero delle Imprese e del Made in Italy si era espressa favorevolmente verso l’iniziativa legislativa dell’Unione europea sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (Corporate Sustainability Due Diligence Directive CSDDD).
Tra gli obiettivi che CNA da sempre tende a sostenere vi è l’attenzione ai diritti umani e alla responsabilità sociale e ambientale nei settori produttivi, e al rispetto della legalità, richiamando con forza e sottolineando quanto questo sia intrinseco nelle radici storiche, economiche, culturali e territoriali del Made in Italy.
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