Lo scorso 18 marzo, CNA ha presentato il VI Rapporto dell’Osservatorio CNA Burocrazia con 100 proposte di semplificazione pensate per alleggerire il carico burocratico sulle piccole imprese, favorendo così la loro competitività e produttività. Si tratta di un importante contributo al processo di riforma in corso che sostiene la collaborazione tra le istituzioni e le associazioni di categoria per costruire un sistema economico più fluido e dinamico.
Per quanto riguarda il settore del Benessere, si comincia con la proposta relativa alle imprese di tatuaggio e piercing, che, attualmente, sono regolate in modo diverso a livello regionale e comunale, con vari iter autorizzativi che creano incertezze per gli operatori. Sebbene non esista una legge nazionale specifica, queste attività devono comunque rispettare le normative sanitarie, come le linee guida del Ministero della Salute. Le differenze tra le Regioni riguardano soprattutto le ore di formazione richieste e il regime amministrativo. Alcune Regioni, pur richiedendo il rispetto delle norme igienico-sanitarie, non impongono la SCIA per l’avvio dell’attività, ma una semplice comunicazione.
La proposta è quella di introdurre la SCIA come titolo abilitativo per uniformare e semplificare il regime amministrativo su tutto il territorio nazionale. Questo consentirebbe un accesso chiaro e uguale a tutti gli operatori, garantendo uniformità amministrativa e standard minimi di sicurezza, in collaborazione con le ASL.
Un ulteriore ambito di intervento riguarda l’istruzione e la formazione professionale del settore di acconciatura ed estetica, dove esistono molte contraddizioni tra la normativa statale e quella regionale, nonché tra le diverse normative regionali. La riforma del Titolo V della Costituzione del 2001 ha affidato alle Regioni la competenza esclusiva in materia di istruzione e formazione professionale, con l’obiettivo di adattare il sistema alle caratteristiche sociali e produttive locali. Tuttavia, si riscontrano problemi di disomogeneità tra i percorsi regionali, un evidente disallineamento nell’età di ingresso degli studenti nei percorsi IeFP e una qualità della formazione spesso inadeguata.
La proposta è di coordinare il sistema di IeFP con le leggi di settore dell’estetica e dell’acconciatura per aumentare gli standard di formazione professionale, semplificare l’accesso all’attività per i giovani e garantire maggiore coerenza normativa. Questo coordinamento prevede anche l’aggiornamento delle leggi di settore per rendere il sistema di formazione professionale più integrato e continuo.
Altro tema considerato dall’Osservatorio per il settore benessere è quello relativo all’affitto di poltrona e cabina, strumento introdotto nel 2011 che consente a più operatori di esercitare l’attività nello stesso locale. Tuttavia, la normativa attuale appare troppo restrittiva, con limiti al numero di cabine/poltrone che possono essere concesse in affitto e restrizioni molto forti nel caso in cui a voler prendere in affitto la cabina o la poltrona siano dipendenti o ex dipendenti della stessa attività.
La proposta consiste nella previsione di minori limitazioni numeriche e temporali e nell’introduzione di modalità più flessibili di utilizzo dello strumento anche relativamente ad altre attività professionali che operano nel settore del benessere.
Negli ultimi anni nelle imprese di estetica e acconciatura è emersa anche la necessità di introdurre una figura di responsabile tecnico temporaneo, che possa sostituire il titolare o il responsabile tecnico in caso di impossibilità, ad esempio per motivi di salute, malattia, infortunio o maternità. Attualmente, la normativa prevede che solo una persona con abilitazione professionale possa ricoprire tale ruolo, ma non considera la possibilità di sostituzioni temporanee in assenza di un responsabile tecnico abilitato.
La proposta contenuta nell’Osservatorio prevede l’ampliamento della normativa permettendo la nomina di un responsabile tecnico temporaneo, che possa essere un dipendente, un familiare o un collaboratore con esperienza professionale di almeno tre anni, in possesso della qualifica.
Altro aspetto importante considerato nell’Osservatorio è quello relativo alla normativa sul Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI), che ha un ambito di applicazione molto ampio, includendo anche acconciatori, estetisti, tatuatori, che in passato beneficiavano di semplificazioni per la tracciabilità dei rifiuti, data la ridotta quantità di rifiuti prodotti. Con le nuove disposizioni, questi operatori sono obbligati a iscriversi al RENTRI e a pagare i relativi contributi, pur non dovendo effettivamente interagire con il sistema per la gestione dei rifiuti.
La proposta è quella di escludere gli operatori del benessere dagli obblighi di iscrizione al RENTRI, prevedendo una semplice registrazione al sistema senza oneri economici, come già avviene in altri casi.
Queste e le altre proposte presentate non implicano costi aggiuntivi per le finanze pubbliche, ma anzi snelliscono il lavoro della Pubblica Amministrazione, rendendo il sistema più efficace e accessibile. Si tratta, in sostanza, di proposte praticabili e vantaggiose, in grado di apportare reali benefici senza gravare sul bilancio statale.
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