Nel clima di protesta e di polemica sempre più aspro a seguito del decreto interministeriale del 10 luglio scorso, CNA Cinema e Audiovisivo ha continuato a lavorare con il Ministero della Cultura, con il Sottosegretario Borgonzoni e la Dg Cinema in modo fattivo e propositivo, per spiegare le istanze delle micro, piccole e medie imprese indipendenti di produzione cinematografica e audiovisiva del nostro Paese e individuare soluzioni condivise.
I decreti direttoriali consentiranno di salvaguardare decine e decine di imprese indipendenti che stanno sul mercato, desiderano crescere e continuare a produrre contenuti difendendo e promuovendo l’eccezione e la diversità culturale e industriale del nostro Paese. Sarà necessario per le imprese comprendere le nuove regole, accrescere le proprie competenze e avere capacità di adattamento, un percorso sul quale CNA Cinema e Audiovisivo sarà come sempre al fianco dei propri associati.
In particolare, sono da apprezzare le soluzioni già condivise nelle ultime settimane che riguardano il tema della distribuzione, i modelli semplificati di circuitazione cinematografica, la composizione delle risorse private e il riconoscimento dei contributi selettivi, regionali o del reinvestimento dei contributi automatici ai fini dell’accesso al tax credit.
Il sistema non è perfetto ma siamo certi della disponibilità dell’Amministrazione a un’attività di monitoraggio e a procedere a eventuali aggiustamenti che si rendessero necessari. CNA Cinema e Audiovisivo ha evitato le contrapposizioni sterili preferendo la strada del confronto per individuare soluzioni praticabili e sostenibili che tengano conto sia delle necessità delle imprese sia degli obiettivi di controllo della spesa e di revisione e aggiornamento della normativa.
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