l Decreto PNRR (D.L. 19/2024) introduce importanti aggiornamenti riguardanti la verifica della congruità del costo del lavoro nei contratti di appalto nel settore edile, sia pubblici che privati. Una verifica fondamentale per assicurare la correttezza nei rapporti lavorativi e la regolarità contrattuale. In particolare, l’articolo 29, comma 10, del decreto stabilisce che i responsabili di progetto negli appalti pubblici e i committenti negli appalti privati devono controllare che l’incidenza della manodopera sul costo totale dell’opera sia proporzionata, utilizzando coefficienti stabiliti dagli accordi collettivi di categoria.
Questa disposizione si innesta su una base già esistente, definita precedentemente dal decreto 143/2021 del Ministero del Lavoro, e introduce specifiche sanzioni per garantire l’applicazione effettiva della norma. Negli appalti pubblici, ad esempio, il mancato controllo della congruità per lavori di valore superiore a 150.000 euro può influire negativamente sulla valutazione delle prestazioni del responsabile del progetto, con possibili implicazioni di responsabilità amministrativo-contabile e segnalazione all’ANAC.
Per gli appalti privati con un valore di soglia di 500.000 euro, la mancanza di una verifica adeguata o la non regolarizzazione possono comportare sanzioni amministrative verso il committente da 1.000 a 5.000 euro, irrogate dagli organi di vigilanza competenti in materia di lavoro e legislazione sociale.
Questo articolo Congruità della manodopera in edilizia : in arrivo sanzioni per stazioni appaltanti e committenti privati è stato pubblicato su CNA.
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