Le piccole e medie imprese italiane pagano l’energia il 40% in più rispetto alla media europea. Lo denuncia la CNA nel servizio al tg di Canale 5, sottolineando il forte svantaggio competitivo rispetto ai concorrenti esteri, aggravato dal recente aumento delle bollette.
Le imprese e le famiglie attendono risposte concrete.
Intanto, il Consiglio dei Ministri sul tema è stato rinviato a venerdì. La decisione è stata presa dalla premier Giorgia Meloni, che non si è detta convinta della bozza preparata dai tecnici. L’obiettivo di Palazzo Chigi è offrire una risposta più efficace a famiglie e imprese, con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili, per contrastare l’aumento dei costi energetici. Le misure in discussione dovrebbero avere una durata di sei mesi.
Secondo la presidente del Consiglio sono necessari ulteriori approfondimenti, motivo per cui il decreto bollette è stato posticipato. Venerdì, oltre a questo provvedimento, il Consiglio dei Ministri esaminerà anche il disegno di legge delega sul nucleare.
Il nodo principale non riguarda tanto le risorse – circa 3 miliardi, di cui poco meno di un miliardo ancora da individuare – quanto la loro distribuzione. Tra le ipotesi c’è il potenziamento dello sconto in bolletta per le famiglie in maggiore difficoltà, attraverso l’innalzamento della soglia Isee dagli attuali 9.500 euro a 15.000 euro, un intervento che costerebbe tra 1,3 e 1,5 miliardi. Tuttavia, restano da definire i meccanismi di distribuzione per rendere l’aiuto più incisivo sui bilanci familiari.
Per finanziare parte delle misure, si prevede di recuperare 600 milioni dalle aste ETS per l’assegnazione delle quote di emissione di CO₂.
Tuttavia, le associazioni di categoria e i consumatori chiedono ulteriori interventi, tra cui la riduzione della differenza tra il costo del gas sul mercato di Amsterdam e quello all’ingrosso italiano, il disaccoppiamento dei prezzi di gas ed elettricità – proposto anche dal PD –, nonché la creazione di un Acquirente Unico Nazionale per rendere più conveniente l’energia prodotta da fonti rinnovabili.
Altre misure in discussione includono la revisione degli oneri generali di sistema, l’allungamento delle concessioni per l’idroelettrico e il rilancio del gas release, che permetterebbe alle imprese di acquistare metano nazionale a prezzi calmierati.
Resta da vedere quale sarà la sintesi politica che il governo riuscirà a trovare entro venerdì.
Questo articolo Decreto bollette, la posizione di CNA al tg5 è stato pubblicato su CNA.
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