“Sono da tre giorni in Sicilia e ho apprezzato l’importanza, il valore e il riconoscimento che la nostra associazione ha in questo territorio e verso i decisori pubblici”. Così il nostro segretario generale, Otello Gregorini, a margine dell’assemblea annuale di CNA Sicilia dal titolo “Credito alle imprese per lo sviluppo della Sicilia”, al Cruise Terminal di Palermo.
“Il tema del credito impatta molto nel sistema imprenditoriale – ha proseguito Gregorini – in modo particolare nell’ultimo periodo quando c’è stato un fortissimo rialzo dei tassi d’interesse, che fortunatamente in questa fase stanno calando, ma dovrebbe essere un percorso più celere. Noi abbiamo cercato in tutti i modi di attrezzarci con i Confidi, con i quali abbiamo fatto una bella esperienza di sistema e di sinergia, perché il sistema bancario continua a dare meno soldi alla piccola impresa, guarda la grande e tale spazio cerchiamo di recuperarlo con i Confidi. Questo sicuramente permetterà alle imprese, alle piccole imprese di questa regione, di questi territori, di avere un supporto importante per poter sostenere la loro azione e la loro attività“.
Gregorini si è poi soffermato sull’attuale momento che attraversano le imprese siciliane: “Abbiamo davanti un periodo complesso. Mi auguro che sia solo questione di mesi e nel frattempo c’è da sperare che le scelte che verranno fatte con la manovra di bilancio, con le risorse del Pnrr e dei fondi strutturali diano la possibilità di generare investimenti perché senza investimenti, come abbiamo visto, il prodotto interno lordo al 0,5% non ci dà nessuna prospettiva. Dobbiamo fare in modo che invece ci siano investimenti perché l’economia si riprenda e si ritorni a un Pil superiore all’1% o al 2%”.
Ai lavori dell’assemblea della CNA regionale sono intervenuti, tra gli altri, il presidente e il segretario di CNA Sicilia, Sebastiano Battiato e Piero Giglione. “Riteniamo indispensabile potenziare il ruolo dei Confidi come strumento strategico per migliorare l’accesso al credito delle Pmi – hanno affermato Battiato e Giglione – È necessario promuovere una collaborazione più stretta tra Confidi, istituti di credito ed enti pubblici, rendendo i Confidi un vero e proprio ponte tra il mondo bancario e le imprese”. “Negli ultimi dieci anni – hanno aggiunto – le piccole e medie imprese hanno subito una significativa contrazione del credito bancario. Quelle con meno di venti dipendenti hanno visto una riduzione del credito del 42%, un dato allarmante che minaccia la sopravvivenza e lo sviluppo di molte realtà produttive. La desertificazione bancaria è una delle cause principali di questa situazione. A livello nazionale, il numero delle banche è diminuito del 35%, con una drastica riduzione degli sportelli e del personale presente sul territorio, compromettendo l’accesso a servizi consulenziali fondamentali per le imprese. In Sicilia, il quadro è altrettanto preoccupante. Alla fine del 2023 operavano solo 41 banche con sportelli nella regione, di cui appena 15 con sede amministrativa locale, meno della metà rispetto a dieci anni fa. Nel solo 2023, 56 sportelli sono stati chiusi, riducendo i comuni serviti da 253 a 244”.
“Sollecitiamo interventi concreti per rafforzare la rete composta da Confidi, istituti di credito ed enti pubblici, attraverso misure normative e incentivi che facilitino l’erogazione del credito – hanno concluso il presidente e il segretario di CNA Sicilia – Solo così potremo garantire un futuro più solido per le Pmi siciliane, sostenendo l’occupazione e lo sviluppo economico regionale”.
Presenti all’assemblea il sindaco del Comune di Palermo, Roberto Lagalla; il vicepresidente nazionale CNA, Giuseppe Cascone; il direttore della sede di Palermo della Banca d’Italia, Emanuele Alagna; il team manager Fedart, Lorenzo Marconi; il direttore generale Uni.Co, Paolo Mariani; il direttore generale del dipartimento Attività produttive della Regione Siciliana, Carmelo Frittitta; l’assessore regionale alle Attività produttive, Edmondo Tamajo; il presidente dell’Irfis, Iolanda Riolo; Francesca Macioci, rappresentante dell’ufficio Credito e sviluppo dell’Abi.
Gregorini a Ragusa e Siracusa: “Valorizzare il ruolo della piccola impresa”
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