CNA e le altre organizzazioni dell’artigianato hanno inviato al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica una lettera nella quale esprimono “perplessità e disappunto in merito al mancato coinvolgimento delle associazioni di rappresentanza degli stakeholder nell’iter di modifica del decreto che sostituirà il DPR 74/2013”.
“Siamo venuti a conoscenza – sottolineano CNA e le altre organizzazioni – che, nelle fasi di revisione del suddetto decreto, è stato attivato un confronto unicamente con le Regioni. Tale approccio, sebbene utile per raccogliere le istanze territoriali, esclude purtroppo il contributo indispensabile delle organizzazioni che rappresentano i soggetti chiamati” ad applicare “concretamente le disposizioni del decreto, come le imprese di installazione e manutenzione impianti”.
“La mancata consultazione delle nostre associazioni – proseguono – comporta un rischio significativo di elaborare normative che potrebbero risultare difficilmente applicabili nella pratica quotidiana e scarsamente rispondenti alle esigenze del settore. Riteniamo che un confronto costruttivo con i rappresentanti degli operatori economici sia fondamentale per garantire una regolamentazione efficace, condivisa e in linea con le necessità di chi sarà direttamente coinvolto nell’attuazione. Chiediamo pertanto di essere coinvolti tempestivamente nel processo di modifica del decreto, al fine di offrire un contributo costruttivo e di rappresentare le esigenze delle migliaia di imprese che le nostre associazioni tutelano e assistono quotidianamente. Restiamo a disposizione – si conclude la lettera – per un incontro o un confronto specifico sul tema e confidiamo nella vostra disponibilità a instaurare un dialogo proficuo”.
Questo articolo “Il ministero dell’Ambiente ci coinvolga nella revisione del DPR 74/2013” è stato pubblicato su CNA.
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