È stata pubblicata sul sito del Ministero della cultura la prima norma attuativa prevista della Legge sul Made in Italy, il decreto 28 ottobre 2024, n. 402, recante “Modalità e condizioni per riconoscimento della qualifica di impresa culturale e creativa, ai sensi dell’art. 25, comma 6, della Legge 27 dicembre 2023, n. 206“.
Il decreto individua i criteri e le modalità per conseguire il riconoscimento di ICC, che avviene a seguito dell’iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese – che entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del decreto deve essere istituito dalle Camere di commercio –, e definisce quali sono i soggetti che possono presentare l’istanza, ossia:
- enti di qualsiasi forma giuridica, inclusi quelli di cui al libro V del codice civile;
- lavoratori autonomi;
- enti del Terzo settore e imprese sociali, come previsto dal decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e n. 112, che svolgono prevalentemente attività culturali;
- start-up innovative che soddisfano i requisiti indicati nel decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179.
Per ottenere la qualifica, i soggetti devono:
- avere sede in Italia o in uno Stato membro UE/SEE, ed essere soggetti passivi di imposta in Italia;
- svolgere in via esclusiva o prevalente una o più delle seguenti attività culturali: ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione, e gestione di beni e prodotti culturali.
Possono essere qualificati anche i soggetti che svolgono attività economiche di supporto strettamente funzionali alle attività culturali sopra indicate.
È possibile consultare le attività nell’allegato del decreto a questo link.
Questo articolo Imprese culturali e creative: pubblicato il primo decreto attuativo è stato pubblicato su CNA.
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