“C’è un caos totale: si fanno sei ore di fila per scaricare un container e spesso si torna a casa senza averlo fatto. Così perdiamo due giornate di lavoro”. Questa la denuncia di Massimo Angioli di Fita CNA Livorno ai microfoni della trasmissione Autotrasporti di Radio 24.
Il porto di Livorno, uno dei principali snodi del Tirreno per la movimentazione dei container, è al centro di una crisi operativa che sta esasperando gli autotrasportatori. I lunghi tempi di attesa per carico e scarico – spesso superiori alle sei ore – generano costi insostenibili per le imprese e rendono sempre più complicate le condizioni di lavoro degli autisti.
Di fronte all’assenza di soluzioni concrete da parte dei terminal, le imprese di trasporto hanno deciso di introdurre una congestion fee, un sovrapprezzo per compensare i ritardi, già applicato in porti come Genova e La Spezia.
“Abbiamo chiesto più volte tavoli di confronto per ridurre i tempi, ma senza risultati. Non possiamo continuare a lavorare in perdita” ha aggiunto Angioli, sottolineando come le difficoltà logistiche si sommino a un calo generale dei traffici e alla scarsità di container vuoti.
L’appello degli autotrasportatori è chiaro: servono interventi strutturali e un’assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori della filiera.
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