“Alla protesta va preferito il dialogo”, ha affermato Cristiano Tomei il coordinatore di CNA Balneari, alla vigilia dello sciopero proclamato dei balneari, dopo la mancata risposta del governo entro la pausa estiva alla richiesta di un intervento normativo sull’annosa – e irrisolta – questione delle concessioni. Ma la categoria si spacca: se alcune sigle hanno imboccato la strada della mobilitazione, CNA si sfila convinta che la via maestra sia “sostenere la validità della mappatura fatta dal governo italiano”, secondo cui il 67% delle coste è disponibile al libero mercato.
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