La Scuola di Moda di Cesena è collocata in una delle zone colpite con maggiore violenza dall’alluvione di martedì scorso. I semi-interrati e il piano terra sono stati inondati dalle acque del fiume Savio per un’altezza che superava i tre metri.
Catia Lorenzini, titolare dell’impresa che si occupa della formazione di decine di ragazzi provenienti da tutto il mondo, nonostante le giornate di forte preoccupazione vissute, accoglie tutti con grande sorriso sulle labbra.
“Dobbiamo rimboccarci le maniche – continua Lorenzini – si deve ripartire quanto prima, con tutto il nostro impegno e tutte le nostre forze. Non ci sono alternative”.
Il piazzale della scuola è stato liberato dal fango solo ieri. Le cantine sono ancora sommerse dalle acque. Mancano i collegamenti internet e le macchine ancora valide sono poche, ma l’imprenditrice cesenate ha le idee chiare sull’unica strada da percorrere.
Il presidente di CNA Cesena Val Savio, Federico Giovannetti e il vicepresidente provinciale, Sandro Siboni, hanno portato il sostegno e la vicinanza dell’Associazione in questo momento difficile.
“Catia – ha affermato Giovannetti – rappresenta la voglia e la determinazione di tutti gli artigiani colpiti. Siamo orgogliosi di come, anche di fronte a eventi devastanti come questo, ci sia sempre la voglia di ripartire e noi siamo al fianco di tutte le imprese della provincia che stanno vivendo questo momento difficile. Non si deve mai piangere soli”.
Questo articolo Scuola di Moda di Cesena, “Ripartire: unica alternativa possibile” è stato pubblicato su CNA.
0 commenti