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“Noi portiamo il nostro punto di vista, ma non dimentichiamo l’esperienza dei nostri genitori. Non saremmo arrivati qui se non ci fossero stati loro, non si andrebbe avanti senza di noi”: Stefano ha 37 anni. Appartiene alla quinta generazione di imprenditori, titolari della Mobili Mussatti fondata dal trisavolo Antonio Mussatti nel 1874. Allora si producevano carrozze per spostarsi nella valle. Oggi, mobili di design. Siamo a Donnas, piccolo paese del circondario di Pont saint Martin, in Valle d’Aosta. Stefano è protagonista di CNA Storie del mese. Stefano ha messo al servizio della storica impresa di famiglia la sua esperienza di studi in progettazione. “Ho portato un cambiamento – dice Stefano con orgoglio-. Un nuovo modo di approcciarsi, di realizzare un progetto e di presentarlo al cliente. La produzione resta l’aspetto principale, ma per arrivare alla produzione finale c’è un processo di rivisitazione, di accostamento di materiali”.
Non saremmo arrivati qui se non ci fossero stati i nostri genitori, non si andrebbe avanti senza di noi
Essere falegnami in montagna
La falegnameria di precisione in un territorio come questo ha delle peculiarità: alle nuove costruzioni si preferisce il recupero del patrimonio esistente. “In Valle d’Aosta ci sono molte case ristrutturate: la regolarità non esiste, tra muri fuori quadro da compensare e nicchie da misurare con esattezza infallibile. La falegnameria è il nostro forte per risolvere problemi all’interno di questi ambienti che sono caratteristici della montagna e per soddisfare le necessità del cliente”. Necessità o capricci, a seconda dei casi, che il mobilificio Mussatti soddisfa con prodotti 100% artigianali, con legname del territorio: larice, abete, pino, rovere castagno e noce i cui scarti, non lavorati, vengono compressi in bricchetti destinati al riscaldamento del capannone.
I 150 anni di attività del mobilificio Mussatti
L’anno scorso il mobilificio Mussatti ha spento le sue 150 candeline. Il segreto del successo? “Diversificare. Noi vendiamo mobili nostri e rivendiamo altri marchi. Ma abbiamo sempre escluso di entrare in un merchandising, di avere un’unica fornitura, fosse anche per una grande azienda. Penso che sia stata proprio la scelta di diversificare e non essere legati a un solo prodotto, a farci muovere su soluzioni diverse e superare i momenti di difficoltà”.
Di generazione in generazione di clienti Mussatti
Avere in casa un mobile Mussatti è, per gli abitanti della valle, motivo di orgoglio. Tanto che il testimone non si passa solo da padre imprenditore a figlio apprendista, ma anche da cliente a cliente. “Esponiamo in fiera a sant’Orso da diversi anni, e grazie a questa vetrina abbiamo ottenuto visibilità anche con clienti francesi e svizzeri. Ma il nostro è un mercato prevalentemente locale, fondata sulla fidelizzazione del cliente e sul passaparola. Di qui sono passate generazioni di famiglie: io lavoro con i figli di clienti dei miei genitori!”.
Le opportunità colte grazie a CNA
Stare al passo con i tempi ha richiesto importanti investimenti, come l’acquisto di macchinari necessari all’evoluzione delle diverse lavorazioni, ottenuti con Industria 4.0. “Abbiamo saputo della possibilità di questo incentivo tramite CNA Valle d’Aosta che ci ha seguito nei vari iter. Abbiamo tante cose a cui pensare, se non avessimo un’associazione che ci segue perderemmo dei pezzi” riconosce Stefano. Le giornate di Stefano trascorrono dalla sua scrivania, dove progetta, a casa del cliente, dove segue il sopralluogo e la posa dei materiali. “Un mobile può anche essere fatto benissimo, se è posato male viene completamente rovinato”.
Un mobile può anche essere fatto benissimo, ma se è posato male è rovinato
A chi trasmettere il mestiere?
Stefano vorrebbe trasmettere la sua passione a giovani volenterosi, e altrettanto appassionati. Come Françoise, Desiré, Stefano e Ugo, che dopo il loro percorso di studi sono entrati in falegnameria. Ma affiancar loro nuove leve è sempre più difficile. “Non è più così facile trovare un ragazzo giovane per arrivare a un certo livello di preparazione, tutti aspirano a fare altri lavori. Eppure è un lavoro che da’ molte soddisfazioni”. Come vede il mobilificio Mussatti tra 10 anni? “Spero di riuscire a migliorarci sempre. Di avere lavorazioni nuove e qualche giovane che possa darci una mano”.
Questo articolo Videostoria. Di padre in figlio imprenditore, di padre in figlio cliente è stato pubblicato su CNA.
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