La Damonte Trasporti conta duecento dipendenti e gestisce a Genova un parco tir di centottanta mezzi. Fondata nel 1920 da Osvaldo Damonte, oggi è amministrata dalle tre nipoti, Annalisa, Ivana e Patrizia. Papà Mario, 85 anni, con Mamma Orietta sempre al suo fianco, presidia ogni giorno l’attività, affidata in gran parte a un personale molto giovane. La Damonte è protagonista di CNA Storie del mese.
La foto dell’ultimo tir bloccato sul Ponte Morandi
La storia della ditta Damonte parte da lontano, ma è anche segnata da una vicenda drammatica della cronaca recente: il crollo del Ponte Morandi, il 14 agosto 2018. “Sul Ponte in quel momento c’era un nostro camion“, diventato suo malgrado simbolo del dramma. Annalisa ricorda quei momenti di drammatica incredulità alla notizia comunicata al telefono dall’autista che era alla guida del mezzo. “Non potevamo immaginare una tragedia del genere, ma una volta realizzato, l’unica cosa da fare era contattare tutti gli autisti che erano nella zona, e percorrevano quotidianamente il Ponte, per sincerarci che stessero bene”.
Sul Ponte al momento del crollo c’era un nostro camion
Un lavoro che non finisce mai
Che cosa possa temere Annalisa è difficile da ipotizzare. Ha il sangue freddo necessario a gestire qualunque emergenza e la vicenda del Ponte Morandi ne è la riprova. “Il nostro è un lavoro che non finisce mai. Il telefono può squillare a qualunque ora, di giorno e di notte, magari per un mezzo che ha un guasto, o per un incidente”. E che il settore che gestiscono sia prettamente maschile, non sembra aver mai intimorito le tre sorelle. “Non abbiamo mai avuto grosse difficoltà a collaborare con tanti uomini, perché ci siamo cresciute dentro“.
Piena fiducia ai giovani
Tra i 200 dipendenti si contano tanti giovani, ma non mancano figure storiche, punto di riferimento per le nuove leve. “Papà e mamma hanno sempre creduto nei giovani, nella loro forza e nella loro creatività. Sono affiancanti anche da tanti autisti che arrivano con noi alla pensione, alcuni ora a riposo erano compagni di viaggio di papà”.
La cura dei tir e l’attenzione alle persone
Quanto il capitale umano stia a cuore ai titolari lo si capisce dalla cura nella manutenzione dei mezzi che “sono la faccia della nostra azienda che va in giro per l’Italia” precisa Annalisa. “Papà ci ha sempre detto che l’autista deve stare comodo e infatti teniamo al fatto che siano puliti, in ordine, prestanti. Ne rinnoviamo 20-25 l’anno. Abbiamo un’officina interna per le prime manutenzione”.
I tir sono la faccia della nostra azienda che gira sulle strade d’Italia
La gavetta in azienda è per tutti
Da nonno Osvaldo si è arrivati alla quarta generazione. Ma nessun posto è assicurato qui, per il semplice fatto di far parte della famiglia. “La quarta generazione ha passato una selezione prima di venire a lavorare qua da noi – dice Annalisa-. Non ci è mai piaciuto rendergli la vita semplice: devono capire che nell’azienda di famiglia si viene per lavorare, forse anche qualche minuto in più degli altri. E quindi i nostri figli hanno presentato i loro curricula, hanno fatto tirocinio, poi apprendistato, e ora stanno crescendo”. Del resto, ricorda Annalisa, “anche a noi i nostri genitori sono stati col fiato sul collo, senza sconti. Hanno sempre cercato di capire se fossimo all’altezza di guidare l’azienda.
La storia della Damonte Trasporti e quella della CNA
“L’esperienza con CNA è storica – ricorda Annalisa-. Mio padre è stato uno dei promotori, uno dei primi iscritti. Oggi continuiamo a essere affezionati”. Il valore aggiunto di fare vita associativa? “Le persone che abbiamo incontrato negli anni – risponde Annalisa- e che ci hanno dato supporto, per esempio nel periodo dei ristori per il crollo del Ponte Morandi“.
Nella lunga storia di Damonte Trasporti si intrecciano impresa e famiglia, da sempre. Sin da quando Annalisa giocava a nascondino tra i Tir nel piazzale. Tanto è cambiato da allora, e la crescita esponenziale ne è la conferma. Ma quel che resta immutato è la fiducia che Mario nutre nei confronti di chi ha raccolto il suo testimone. “Lavorare in famiglia può non essere semplice -osserva Annalisa-. Per noi è stato molto spontaneo, grazie ai genitori che ci hanno permesso di essere figlie, sul lavoro. L’azienda ci ha sempre impegnato, dato soddisfazioni, ma anche responsabilità. Vissuta in questo modo di famiglia è stato forse più semplice”.
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Questo articolo Videostoria. Il Tir Damonte e quella foto sul Ponte Morandi rimasta nella storia è stato pubblicato su CNA.
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