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Tra l’emblema della vergogna nazionale e la Matera capitale europea della cultura, c’è un racconto che nessuno aveva ancora mai narrato. Ci ha pensato Angelo Troiano, 39 anni, lucano, a raccogliere le testimonianze giuste per completare la storia. Con la Mediterraneo cinematografica, società di produzione indipendente fondata con i due soci, Giuseppe Marco Albano e Francesco Lattarulo, ha ideato il docufilm sulla Scaletta, circolo culturale fondato nel 1959 per promuovere la cultura e la tutela del patrimonio della città.
Angelo è protagonista di CNA Storie del mese.
La cultura trampolino di lancio di Matera
Le scalette sono le scalanature osservate tra i sassi, indizio di antiche chiese rupestri mai mappate prima e oggi restituite alla città, insieme a tanti spazi che racchiudono storie da custodire. Come casa Ortega, che dal 1972 al ’76 ospitò il celebre artista spagnolo: a Matera trovò ispirazione e materia prima per le sue opere, molte realizzate con la stessa cartapesta lavorata dagli artigiani locali per il carro trionfale della festa patronale dedicata alla Madonna della Bruna. Per Angelo la candidatura prima e la designazione poi di Matera a capitale della cultura europea 2019 è stato un vero acceleratore. “Il cinema e l’audiovisivo hanno giovato un ruolo fondamentale per la costruzione della proposta che ha portato al dossier artistico e culturale di Matera capitale europea della cultura 2019” spiega Angelo. “Il racconto tramite l’immagine è stato un grande campo di conoscenze, di sperimentazione, di sinergie, di interazione. Ha consentito di costruire degli output specifici, e da lì di raccontare Matera e la regione Basilicata sotto un nuovo punto di vista”.
Il racconto tramite l’immagine è stato un grande campo di conoscenze
Basilicata, terra fertile che ispira
Angelo è originario di Bernalda, paese natio di Agostino Coppola, emigrato in America nell’800. Nonno del celebre Francis Ford che qui è tornato per visitare quei luoghi citati nei tanti racconti che ascoltava da bambino. E raccogliere e trasmettere è la missione di Mediterraneo Cinematografica, che già nella scelta del nome testimonia il senso di una missione. Questa terra, ambita e fertile, è da sempre stata crocevia di civiltà. “Per noi terra fertile vuol dire imparare dalle vecchie generazioni – spiega Angelo-. Non vogliamo coprire, ma integrare quello che c’era prima”. Negli ultimi cinque anni Mediterraneo Cinematografica ha prodotto dieci documentari. La scelta del genere nasce dal fatto che “il documentario, oggi, permette tante interessanti sperimentazioni”.
La scelta di parlare a un pubblico di nicchia
L’audiovisivo é un tassello importante del ricco mosaico culturale italiano, che nutre costruendo valore. Angelo è un produttore indipendente che ci ha creduto. Porta il peso della scelta di parlare a un pubblico di nicchia. “Raccontare una storia è una grande responsabilità, perché da un lato veicoliamo dei messaggi e delle certezze, dall’altro stimoliamo degli interrogativi”.
Nel 2021 nasce Kido Music: “Volevamo mettere a sistema da un altro punto di vista le musiche che facevamo comporre per i prodotti originali che realizzavamo per la società di produzione. E così metterle a disposizione di altri ambiti, ad esempio per i podcast”.
Matera emblema di riscatto per il Mezzogiorno, con il cuore nel mondo
Matera è oggi emblema di coraggio e di riscatto, e la sua evoluzione racchiude il racconto corale delle tante voci che vi hanno contribuito. La vocazione di Mediterraneo è di costruire delle collaborazioni a livello internazionale: “mantenere il cuore in Basilicata e la testa nel mondo” dice Angelo. “Il 70% delle produzioni di Mediterraneo Cinematografica è frutto di coproduzioni internazionali e questo anche grazie a un’attività di internazionalizzazione portata avanti con la CNA, nazionale e regionale.
Abbiamo il cuore in Basilicata e la testa nel mondo
Quella di Angelo, e di tanti altri giovani imprenditori del Mezzogiorno, è una storia di migrazione innovativa: si va via pur restando, ci si apre al mondo per raccogliere e si torna per seminare. Un ciclo inarrestabile che si nutre delle nuove scoperte e dei segni di un passato, prezioso, da custodire.
Questo articolo Videostoria. La migrazione innovativa di Angelo, andato via per restare è stato pubblicato su CNA.
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