Lo scorso 12 dicembre le Corsie Sistine di Roma hanno ospitato CNA Next 2024, l’evento nazionale organizzato annualmente dai Giovani Imprenditori di CNA con l’obiettivo di promuovere un confronto di idee, progetti e scenari che interpretino il punto di vista dei giovani, i loro bisogni e le loro aspettative.
Quest’anno l’iniziativa si è tenuta in staffetta con il Premio Cambiamenti di CNA nell’ambito di Visione: la nuova impresa italiana. Con gli ospiti presenti sul palco della tredicesima edizione di CNA Next si è approfondito il tema della nuova imprenditorialità e del passaggio generazionale: due leve fondamentali per trasformare le imprese italiane in motori di cambiamento e innovazione. CNA Next 2024 è stata l’occasione per immergersi nel racconto di chi ha deciso di fare impresa, affrontando ostacoli, trovando i partner giusti, e tracciando la propria idea di cambiamento.
A fare gli onori di casa, il Presidente dei giovani imprenditori, Simone Gualandi, che ha aperto i lavori raccontando il suo percorso di imprenditore sottolineando il valore della familiarità. “Familiarità con i dipendenti e con i clienti” spiegando, inoltre, la missione del gruppo dirigente dei giovani: “Sostenere le start up innovative, ma anche raccontare e valorizzare le imprese tradizionali e trasmettere il messaggio che il passaggio generazionale può rappresentare una grande opportunità per le imprese del nostro Paese”.
Laura Cipollone, coordinatrice nazionale dei giovani imprenditori, ha illustrato i risultati dell’indagine condotta dall’Area Studi e Ricerche CNA, “Fare Impresa in Italia oggi: sfide, motivazioni e traguardi di una generazione tra eredità e futuro”, sottolineando che l’inverno demografico non è l’unica ragione dell’indebolimento della propensione a fare impresa. Solo il 2,9% delle imprese ha un titolare under 30 e appena il 13% un under 40. “Dieci anni fa – ha riportato Cipollone – per ogni 100 imprenditori prossimi al pensionamento erano 113 i giovani pronti a subentrare, oggi siamo scesi a 83 mentre in Spagna e Francia i tassi di sostituzione intergenerazionale sono ben oltre quota 100”.
Le ha fatto eco il responsabile del dipartimento politiche fiscali CNA, Claudio Carpentieri, illustrando la proposta dei giovani imprenditori sotto il profilo fiscale. “È necessario tornare a una fiscalità vantaggiosa fissando un regime fino a 500mila euro per consentire all’impresa di investire nel proprio futuro. È inoltre importante ripristinare la neutralità fiscale nei casi di cessione d’impresa, un sistema che ha funzionato ma che è stato cancellato dal 2004”.
È quindi salito sul palco il Presidente Nazionale, Dario Costantini, che si è soffermato, in particolare, su due elementi dell’indagine: “Solo un imprenditore su tre eredita l’azienda e poi c’è sicuramente da rivedere il modello scolastico, dal momento che quasi la metà dei giovani imprenditori afferma che il percorso di studio non è stato di utilità nell’attività che gestisce”.
Altro tema trattato durante la giornata è stato il passaggio generazionale nelle imprese familiari, una in particolare, quella del Maestro dell’Alta Pasticceria Italiana Iginio Massari e sua figlia Debora, che, raccontando la loro esperienza, hanno dato diversi spunti di riflessione sulla delicatezza che il passaggio da una generazione all’altra rappresenta, ma che può anche diventare un’opportunità per rinnovare l’impresa, introducendo nuovi modi di lavorare, idee fresche e l’uso delle tecnologie moderne.
Al termine del loro intervento sono stati omaggiati con il riconoscimento di CNA per aver saputo conservare l’eredità dell’impresa familiare proiettandola nel futuro.
Sono poi saliti sul palco Maura Gancitano e Andrea Colamedici, più conosciuti come Tlon, collettivo culturale e filosofico. Il focus del loro intervento ha riguardato i giovani e il loro rapporto con il futuro, analizzando le sfide e le opportunità che questi affrontano in un mondo in continua evoluzione e offrendo una visione che invita a guardare oltre le difficoltà del presente. I giovani, secondo Tlon, sono protagonisti attivi del cambiamento, chiamati a reinventare la società: il futuro è una prospettiva aperta, una possibilità che può essere plasmata attraverso nuove idee e un impegno collettivo.
Altro intervento molto apprezzato è stato quello di Alessandro Fusacchia, ex-capo Gabinetto del Ministero dell’Istruzione, già relatore per la legge sulla “doppia laurea” e Vice- Presidente di Translated, che ha offerto una visione lucida e stimolante sul futuro delle nuove imprese e sulle competenze che queste devono sviluppare per affrontare con successo le sfide globali. La capacità di innovare, l’importanza della formazione continua e il ruolo delle politiche pubbliche sono stati alcuni dei temi chiave che Fusacchia ha trattato, invitando le PMI italiane a prepararsi a una trasformazione radicale dei modelli economici e sociali.
L’ultima ospite a salire sul palco è stata Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, fumettista e attivista italiana, che raccontando la propria esperienza di vita e professionale, ha fatto riflettere la platea sul fatto che le nuove generazioni stanno andando verso una maggiore attenzione alla diversità e all’inclusività, anche nel modo in cui vengono gestite le imprese.
Per le conclusioni, il Presidente Gualandi ha voluto con sé sul palco tutti i componenti del Comitato Esecutivo, che hanno singolarmente ringraziato e salutato la platea, ognuno con un proprio breve contributo e l’auspicio che CNA possa rappresentare l’organizzazione di riferimento di tutti i giovani imprenditori italiani.
Questo articolo CNA Next 2024: imprese tra eredità e futuro è stato pubblicato su CNA.
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