Bruno Scanferla ci ha lasciati. Un brutale infarto lo ha strappato all’affetto della moglie Alga e della sua famiglia e lo ha sottratto alla grande famiglia della CNA.
Bruno era nato l’11 gennaio del 1955 ad Arborea, in provincia di Oristano, ma aveva origini venete. A quattro anni l’arrivo con la famiglia in Piemonte, dove rimarrà per tutta la vita. Prima a Grugliasco, poi ad Avigliana dopo le nozze con Alga.
Bruno aveva cominciato a lavorare a 14 anni, alla fine della terza media, come dipendente in un’impresa di impianti termici idro-sanitari. Poi l’ingresso nel mondo degli stampi dove rimase da operaio per 12 anni.
A 26 anni, nel gennaio 1981, realizza il suo sogno: divenire imprenditore, producendo stampi e attrezzature meccaniche. La ditta individuale nasce ad Avigliana, in un garage che era grande quanto il suo ufficio odierno. Ora la Bruno Scanferla Srl conta 30 dipendenti.
Proprio al 1981 risale il suo incontro con la CNA con la quale ha avuto anche le prime esperienze di internazionalizzazione. Per oltre trent’anni è stato dirigente della Confederazione fino ad arrivare alla presidenza di CNA Piemonte.
I funerali di Bruno si svolgeranno mercoledì 8 marzo alle ore 11 nella parrocchia di Santa Maria ad Avigliana.
“Perdiamo un imprenditore illuminato, un ascoltato dirigente ma soprattutto un caro amico. Bruno è l’emblema di quell’Italia silenziosa e operosa, creativa e innovativa che guarda al futuro senza mai dimenticare le proprie radici”, ha osservato il presidente nazionale della CNA, Dario Costantini. Per il segretario generale, Otello Gregorini, “La morte di Bruno rappresenta un dolore terribile e una grave perdita per tutta la Confederazione. Ci mancherà un uomo che come lui, nella vita, nell’attività imprenditoriale, nell’impegno associativo dava sempre il meglio di sé”.
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