Intervenendo alla Convention di UNI.CO., il Segretario Generale della CNA, Otello Gregorini, ha rimarcato come il tema dell’accesso al credito sia ritornato ad essere una delle principali criticità per il mondo dell’imprenditoria diffusa, in ragione dell’esaurimento delle misure straordinarie adottate per fronteggiare la pandemia prima, ed in seguito l’aumento dei costi di materie prime ed energia generato dalla guerra Russia-Ucraina, e del contestuale aumento dei tassi di interesse, nonché di una oggettiva, progressiva contrazione dell’erogazione di credito al sistema delle imprese.
“In questo contesto”, ha affermato Gregorini, “è bene ribadire quanto i Confidi siano indispensabili per il mondo dell’artigianato e della piccola impresa. Sono strumenti fondamentali per accompagnare queste imprese nell’accesso al credito, oggi più che mai, anche alla luce della graduale scomparsa delle cosiddette banche di territorio, che avevano rappresentato un punto di riferimento importante in passato”.
“Proprio per questo” ha aggiunto Gregorini “c’è la necessità che i Confidi assumano un ruolo ancora più incisivo, individuando spazi di intervento che si aggiungano alla consolidata prestazione di garanzie, primo fra tutti il sostegno alle imprese attraverso l’erogazione di credito diretto”.
Esperienze innovative che dovranno trovare esplicito riconoscimento anche attraverso una rivisitazione del quadro normativo che regolamenta l’attività dei Confidi, e che auspichiamo venga messa all’ordine del giorno dall’Esecutivo.
Il Segretario Generale ha poi esaltato l’esperienza di UNI.CO., un esempio positivo anche nella capacità di superare le differenze, per aver saputo trasformare le diversità in arricchimento, nonostante le oggettive difficoltà.
Un esempio che dimostra ulteriormente quanto sia importante e quanto possa essere efficace una forte sinergia tra le Associazioni di rappresentanza.
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