Dal salario minimo all’andamento economico dell’Italia, dal fisco al Pnrr e alla proposta targata CNA sugli incentivi fiscali per realizzare impianti fotovoltaici sui tetti degli immobili che ospitano piccole imprese. Una intervista a tutto campo quella concessa dal nostro presidente nazionale Dario Costantini al quotidiano “Il Riformista” sull’edizione andata in edicola stamattina.
A proposito di salario minimo, Costantini ha ribadito il “no” della Confederazione alla sua introduzione per legge.
“Una posizione coerente – ha sottolineato – con la direttiva europea che non prevede l’obbligo per i Paesi dove la contrattazione collettiva copre oltre l’80% dei lavoratori dipendenti”. La stessa direttiva afferma che “la strada maestra per rafforzare le tutele dei lavoratori e potenziare la produttività è la contrattazione collettiva di qualità”. Piuttosto, se “il salario minimo per legge fosse più basso rispetto a molti contratti collettivi ci sarebbe la tentazione di disapplicare gli accordi”. E, appunto, lo sfruttamento del lavoro si combatte “allargando e rafforzando la contrattazione tra imprese e sindacati. Non è più rinviabile una legge sulla rappresentanza, principale pilastro contro la piaga dei contratti pirata che sono aumentati a dismisura negli ultimi anni”.
Passando a un tema più generale, la situazione economica del nostro Paese, Costantini ha evidenziato che, se è vero che gli ultimi dati economici certificati dall’Istat sono positivi per l’Italia, a fare da traino sono stati “due comparti caratterizzati dalla piccola impresa come le costruzioni e il turismo”.
Sul tema del fisco, Costantini è stato categorico: “per le nostre imprese le priorità sono un fisco, equo, semplice e chiaro”. Quanto alla tassazione sul lavoro, “i dati dell’Osservatorio sul fisco CNA indicano che i nostri imprenditori nella migliore delle ipotesi lavorano fino a fine giugno per il socio Stato, nella peggiore fino a tutto luglio. Le risorse si trovano migliorando la produttività, creando un contesto favorevole al fare impresa, soprattutto per le micro e piccole imprese, che rappresentano il 98% del tessuto produttivo”.
Trasferendo la discussione a un altro tema generale, il Pnrr, Costantini ha tenuto a precisare la premessa: “sul Pnrr il termine fallimento non è contemplato, è in gioco il futuro dei nostri figli sui quali non possiamo più scaricare altro debito cattivo”.
“La realtà – ha poi osservato – è che lo Stato in tutte le sue articolazioni ha una bassa capacità di spendere le risorse, come dimostra l’esperienza dei fondi europei. Per questo abbiamo proposto agli ultimi tre governi di coinvolgere le imprese attivando anche investimenti aggiuntivi sugli obiettivi delle varie missioni”.
Costantini ha rilevato quindi che, sulla proposta della Confederazione di incentivare fiscalmente la realizzazione di piccoli impianti fotovoltaici sul tetto degli immobili delle piccole imprese, è stato “registrato un ampio interesse, nel governo e tra le forze di opposizione. La nostra proposta è coerente con la filosofia di coinvolgere le imprese private nell’utilizzo delle risorse del Pnrr per raggiungere obiettivi di interesse generale”.
Questo articolo Il nostro presidente al “Riformista” tra Pnrr, fisco, salario minimo e autoproduzione energetica è stato pubblicato su CNA.
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