Oltre 100 donne imprenditrici, provenienti da tutte le regioni d’Italia, radunate in Sicilia per una tre giorni dedicata alla formazione e alle strategie di comunicazione rispetto ai rapporti con le Istituzioni, nell’ottica di potere esercitare, con diligenza ed incisività, l’attività di rappresentanza sindacale. CNA Impresa Donna prosegue il percorso di supporto e sostegno alle aziende a “conduzione rosa” per offrire strumenti e competenze utili a governare le dinamiche dettate da un tessuto socio-economico sempre più dinamico e complesso, scandito da relazioni costanti e imprescindibili con il decisore politico.
Il meeting nazionale, ospitato a Custonaci, nel trapanese, si è aperto ieri pomeriggio in un clima di grande entusiasmo e partecipazione. Il momento cruciale è stato caratterizzato dalla consegna del documento, elaborato da CNA Impresa Donna, al presidente nazionale della Confederazione, Dario Costantini. La presidente del raggruppamento di interesse, Mariella Triolo, nel sottolineare con soddisfazione come nel 2023 si sia registrato, in termini associativi, un incremento di oltre mille aziende al femminile rispetto al 2022, ha richiamato l’attenzione su alcuni temi ritenuti fondamentali. E tra questi spiccano: l’aspetto relativo al welfare, alla copertura della maternità, al congedo parentale maschile, alla concessione di voucher e alla possibilità di portare in detrazione le relative spese in sede di dichiarazione dei redditi.
“Va rilanciata e valorizzata – ha evidenziato Mariella Triolo – l’occupazione delle donne che passa anche dalla rimozione delle criticità che determinano la disuguaglianze di genere”. La presidente di CNA Impresa Donna ha infine lanciato l’idea di creare un osservatorio all’interno della CNA, “che sia – ha chiarito – fonte di condivisione ma anche e soprattutto di ispirazione”. A chiudere l’autorevole serie di interventi, prima di aprire la finestra introduttiva sulle attività di formazione, è stato Dario Costantini. Il presidente nazionale della CNA, dopo essersi complimentato per l’organizzazione dell’evento, ha rassicurato tutte le artigiane ed imprenditrici, presenti in sala, che il documento verrà portato all’attenzione della Presidenza subito dopo l’assemblea nazionale del 10 novembre. E poi ha rilanciato rispetto al tema del welfare, certamente di interesse trasversale.
Ha proposto l’attivazione di un tavolo di confronto che metta assieme, in quanto attraversate dalle stesse esigenze seppur con differenti sfaccettature, donne, pensionati e giovani. Costantini ha inoltre confessato, sulla scorta degli elementi raccolti nel suo costante tour in giro per l’Italia per stare vicino agli imprenditori e ascoltare i loro reali bisogni, come una delle principali ansie che attanaglia oggi le imprese, sia la mancanza di manodopera specializzata. Si tratta di una emergenza italiana ma anche europea. “Ecco, perché – ha spiegato – abbiamo proposto un progetto di formazione professionalizzante per i giovani del nord Africa in modo da preparali, anche sotto l’aspetto della conoscenza della lingua e delle regole, prima che arrivino nel nostro Paese per essere inseriti nel mondo del lavoro”.
La prima giornata del meeting si è aperta con i saluti del presidente di CNA Sicilia, Nello Battiato, della presidente di CNA Impresa Donna Sicilia, Claudia Calò, e del presidente della CNA Territoriale di Trapani, Giuseppe Orlando. Presente il segretario di CNA Sicilia, Piero Giglione. A seguire il contributo dei rappresentanti delle istituzioni. Sono intervenuti Cristina Ciminnisi, vice presidente Commissione Europea dell’Assemblea Regionale Siciliana, Dusin Marcolini, presidente del Coordinamento nazionale Pari Opportunità e Edy Tamajo, Assessore della attività produttive della Regione Siciliana. Quest’ultimo, nell’elogiare l’impegno e il lavoro costruttivo della CNA, ha annunciato che alle donne imprenditrici, la Regione presta grande attenzione. “A breve pubblicheremo il bando “Fare Impresa in Sicilia” – ha riferito l’esponente del governo Schifani – e nella valutazione in sede di ammissione, i progetti targati al femminile avranno un punteggio maggiore”.
L’inteso pomeriggio si è concluso con le lezioni di Pino Vivace, direttore della Fondazione Ecipa, di Fabio Bezzi, direttore della divisione sindacale e associativa CNA, e di Marco Capozi, responsabile dipartimento relazioni istituzionali e degli affari legislativi. Riflettori puntati sulla persuasione rispetto alla comunicazione, quali sono le strategie da mettere in campo e l’individuazione del decisore pubblico nell’espletamento del ruolo di rappresentanza. La seconda giornata del meeting è stata aperta dall’intervento del segretario generale della CNA, Otello Gregorini, il quale si è soffermato in particolare sul contenuto del nuovo piano strategico, “che ho elaborato – ha detto – nel segno della concretezza per consentire all’intero Sistema di esprimere appieno le proprie potenzialità in una visione complessiva valoriale declinata in termini di efficienza gestionale, associativa e di rappresentanza rispetto ai tre livelli di riferimento: nazionale, regionale e territoriale.
Gregorini ha poi posto l’accento sulla necessità “di attrezzarci in casa e fuori per dare valore alla piccola impresa, per dare ruolo prospettico a chi, nel Paese, rappresenta l’ossatura del tessuto socio-economico. Serve – ha osservato chiaramente – una proposta di insieme organica che rappresenti una risposta politica importante in termini strategici”. Dopo l’intervento del segretario generale, molto apprezzato, la mattinata è proseguita con un’altra interessante finestra aperta sull’attività di formazione con role playing. La tre giorni, che si chiuderà domani, prevede altri momenti di formazione ma anche gite culturali, tour guidato in cantine, show cooking a cura delle donne della Fic e degustazioni.
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