Integratori alimentari: le regole per saloni di acconciatura e centri estetici

Lug 7, 2023News Nazionali0 commenti

Secondo alcune recenti analisi l’Italia è il Paese europeo dove vengono acquistati più integratori alimentari, un quarto di quelli sulla piazza. Qui il mercato ha raggiunto i 4 miliardi di vendite, con attese di sfiorare i 5 miliardi nel 2025.

Sembrava, dunque, fosse una moda passeggera ma in realtà il boom degli integratori alimentari non accenna a diminuire; al contrario vive un incremento esponenziale, in termini di vendite. Sempre più persone, infatti, si affidano agli integratori per gli effetti benefici sulla salute, ma anche per ottenere risultati sempre più importanti a livello estetico.

In un contesto orientato alla fidelizzazione e al benessere del cliente in ogni suo aspetto un numero crescente di centri estetici e saloni di acconciatura soddisfano le esigenze della clientela con servizi aggiuntivi come la vendita di bevande, tisane, integratori alimentari come proseguimento del trattamento effettuato.

La vendita di questa tipologia di prodotti fa riferimento ad una normativa precisa e richiede particolari autorizzazioni, sia per quanto concerne gli spazi da adibire sia per il personale coinvolto.

Partiamo dalle autorizzazioni comunali richieste per la vendita di prodotti alimentari o integratori.

Come prima cosa sarà necessario avviare la procedura per la S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) destinata al Comune dove si svolge l’attività di vendita e dove è ubicato il centro estetico o il salone di acconciatura.

Si tratta di una procedura online costituita da più passaggi in cui sarà necessario comunicare i dati del titolare, i dati del fabbricato e i requisiti professionali necessari per la vendita di prodotti alimentari, dichiarando che il titolare e/o le persone preposte alla vendita, sono in possesso di attestato o possono dimostrare di:

aver frequentato con esito positivo un corso riconosciuto dalla Regione per la vendita e la somministrazione di alimenti e bevande;
aver esperienza professionale in proprio o come dipendente nel settore alimentare, di almeno 2 anni nel quinquennio precedente;
essere in possesso di diploma di scuola secondaria superiore o di laurea, anche triennale, con indirizzo professionale e con materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione di alimenti.

È richiesta, inoltre, la pratica di “Notifica Sanitaria” e una relazione tecnica descrittiva, indicante l’attività che si intende svolgere ossia la vendita di integratori alimentari sigillati e confezionati.

La documentazione dovrà essere completata con alcuni dati catastali relativi allo spazio preposto alla vendita.

Per avere maggiori informazioni e ricevere supporto è possibile fare riferimento alla sede CNA più vicina.

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