Pubblicato in GU n 292 del 15 dicembre il Decreto MIPAAF 30 giugno, decreto-fondi-produttori-vinodop con criteri e modalità per l’assegnazione di contributi a favore dei produttori di vino DOP e IGP nonche’ dei produttori di vino biologico che investano in più moderni sistemi digitali.
In particolare, si tratta dei contributi previsti dall’art. 1, comma 842, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, per il perseguimento delle seguenti finalità:
favorire la promozione dei territori, anche in chiave turistica;
recuperare antiche tradizioni legate alla cultura enogastronomica del Paese
Le risorse da assegnare ammontano complessivamente a 1 milione di euro per l’annualità 2022.
L’importo del contributo concedibile ad un singolo beneficiario è pari ad un minimo di 10.000,00 euro e sino ad un massimo i 30.000,00 euro.
Sono ammessi a presentare istanza di contributo, i seguenti soggetti:
a) produttori di vino DOP, che esercitino altresì l’attività agrituristica ovvero l’attività enoturistica, nel rispetto della normativa nazionale e regionale vigente;
b) produttori di vino IGP, che esercitino altresì l’attività agrituristica ovvero l’attività enoturistica, nel rispetto della normativa nazionale e regionale vigente;
c) produttori di vino biologico, che esercitino altresì l’attività agrituristica ovvero l’attività enoturistica, nel rispetto della normativa nazionale e regionale vigente.
Per «produttori» si intendono i viticoltori ed i trasformatori di vino DOP, IGP o biologico, nonché gli imbottigliatori qualora siano altresì viticoltori o trasformatori.
Produttori di vino e agevolazioni per il digitale: spese ammissibili
Le spese di investimento ammesse a contributo sono quelle concernenti moderni sistemi digitali che, attraverso l’impiego di un codice a barre bidimensionale (QR code) apposto sulle etichette dei vini, veicolino il consumatore su un sito web multilingue nel quale siano presenti una descrizione delle caratteristiche peculiari del territorio di riferimento, dal punto di vista storico-culturale e delle tradizioni enogastronomiche, nonché appositi collegamenti ipertestuali ai siti e alle pagine web istituzionali dedicati alla promozione culturale, turistica e rurale dei territori locali di produzione.
Il sito web deve rispettare i criteri di accessibilità previsti dalla normativa vigente e deve essere redatto in almeno due lingue, oltre l’italiano.
L’apposizione del codice a barre bidimensionale (QR code) deve avvenire nel rispetto del regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, in materia di informazioni sugli alimenti, e dei regolamenti (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, e (UE) 2019/33 della Commissione, del 17 ottobre 2018, in materia di etichettatura e presentazione dei vini.
Il soggetto ammesso a contributo deve garantire per un periodo minimo di tre anni l’apposizione del codice a barre bidimensionale (QR code) sulle etichette di una quota parte della produzione complessiva imbottigliata indicata nell’istanza di contributo pari almeno al 25% della produzione stessa.
Il soggetto ammesso a contributo deve garantire, altresi’, per un periodo minimo di tre anni il collegamento ipertestuale tra il codice a barre bidimensionale (QR code) e il sito web multilingue.
Attenzione al fatto che le risorse sono assegnate ai progetti ritenuti ammissibili e valutati positivamente, sulla base dell’ordine cronologico di presentazione, secondo la procedura a sportello.
L’importo del contributo concedibile ad un singolo beneficiario e’ pari ad un minimo di 10.000,00 euro e sino ad un massimo di 30.000,00 euro.
L’importo del contributo di cui al comma 2 del presente articolo è determinato sulla base dei punteggi attribuiti dalla Commissione giudicatrice.
Questo articolo Produttori vino: fino a 30.000 euro per etichette digitali sulle bottiglie è stato pubblicato su CNA.
0 commenti